‘Le luci e le ombre del rapporto annuale sulla pena di morte fanno comprendere quanto sia importante proseguire sulla battaglia della moratoria, tema che non riguarda solo il passato ma anche il presente, e che interessa anche quelle che si ritiene siano democrazie compiute’. Lo ha detto il senatore Luigi Manconi, presidente della commissione Diritti Umani del Senato, nel corso della conferenza stampa indetta con l’associazione ‘Nessuno tocchi Caino’, rappresentata da il segretario Sergio D’Elia e la tesoriera Elisabetta Zamparutti, per presentare un aggiornamento dei dati relativi alle esecuzioni capitali nel mondo. Era presente il ministro degli Esteri Emma Bonino. ‘La geopolitica della morte nel mondo impone, a distanza di pochi mesi, un aggiornamento – ha sottolineato Manconi – soprattutto a fronte della cupa novità dell’imposizione della pena di morte per fatti di terrorismo in Bahrain e, soprattutto, delle esecuzioni extragiudiziarie, che tendono a diffondersi sempre di più’. Nel corso della conferenza è stato lanciato l’allarme sul numero record di esecuzioni in Iran, Iraq, Arabia Saudita, Somalia e Corea del Nord ed è emerso che l’Italia sta lavorando per costituire un gruppo di paesi che riprendano la campagna per la moratoria della pena di morte nel mondo. ‘I segnali che giungono da molte parti sono negativi – ha sottolineato la Bonino – e l’Italia affronterà la questione già la settimana prossima all’assemblea generale dell’Onu e sta preparando una conferenza in Sierra Leone con Nessuno tocchi Caino’. Ha concluso il ministro degli Esteri: ‘da radicale ho promosso e supportato la campagna ‘Nessuno tocchi Saddam’ e proprio la vicenda che ha visto protagonista l’ex dittatore iracheno credo debba far riflettere. L’Europa intera chiede il deferimento alla Corte penale internazionale per Assad che esclude la pena di morte. Mi auguro che in queste settimane di riapertura diplomatica prevalga questa opzione su altri tipi di azioni che si davano quasi per imminenti o per scontate anche solo una settimana fa’.
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