Interrogazione al ministro della Giustizia sull’operato del prof. Arbarello
‘All’interno del tragico ‘caso Cucchi’ esiste anche un “caso Arbarello”. Su questo, unitamente ad alcune decine di parlamentari del Pd di Sel e di 5 stelle e del gruppo misto, ho presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia. Non si chiede, ovviamente, di accertare la verità dei fatti così dettagliatamente esposti dai familiari di Stefano alla Procura della Repubblica’. E’ quanto afferma il senatore del Partito democratico Luigi Manconi. ‘I rilievi sull’operato del professor Arbarello sono noti: come ha potuto ‘rassicurare’ le parti accusate dell’esito assolutorio della perizia prima che questa fosse esperita? – chiede Manconi – Quell’esito assolutorio è compatibile con l’evidenza dei fatti e con le acquisizioni scientifiche della medicina? Hanno pesato in quelle determinazioni gli incarichi che Arbarello ha ricevuto in corso d’opera da società interessate all’accertamento di una eventuale colpa medica? A questi interrogativi, che la magistratura dovrà vagliare, se ne aggiungono altri: non è forse evidente che il professor Arbarello ha mancato ai doveri essenziali di riservatezza, imparzialità e correttezza che dovrebbero essere di un perito nominato dall’autorità giudiziaria? E, se sì, non si ritiene forse che l’autorità giudiziaria debba valutare attentamente la correttezza deontologica di chi sceglie come perito? Infine, il professor Arbarello risulta essere presidente della Società italiana di medicina legale e delle assicurazioni. ‘Non considera opportuno, il professor Arbarello, che per non coinvolgere nel suo più che discutibile comportamento gli associati al SIMLA – conclude l’esponente pd – egli debba immediatamente dimettersi da quel ruolo così prestigioso? É possibile che nessuno tra quegli associati solleciti una tale scelta?’.

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