“Avevamo ragione, quindi, quando dicevamo che le accuse mosse nei confronti di Rachid Assarag – il detenuto marocchino diventato noto suo malgrado per aver registrato delle inquietanti conversazioni con agenti, medici e operatori in varie carceri italiane – erano totalmente infondate”. E’ quanto afferma il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti umani a Palazzo Madama. “Rachid Assarag oggi è stato assolto perché il fatto non sussiste – sottolinea Manconi – e invero pare incredibile che si sia potuto celebrare un processo in cui l’uomo era accusato di aver forzato l’apertura di una porta blindata, rompendola. Avete presente le porte delle celle? Quelle spesse molti centimetri, con sbarre e serrature che consentono un numero incredibile di mandate? Ecco, quello è il tipo di porta che un uomo alto un metro e sessanta per cinquanta chili di peso avrebbe danneggiato. Incredibile. E da stamattina questo fatto non è incredibile solo per noi, ma anche per un tribunale della Repubblica, fortunatamente. Nello stesso processo Assarag è stato assolto dall’accusa di resistenza perché, nonostante la denuncia dell’agente, i lividi dopo quello “scontro” li aveva addosso il detenuto. Con questa sentenza di assoluzione il mio augurio è che finalmente si interrompa l’accanimento nei confronti di Assarag, consistente in numerose intimidazioni, ostilità verbali e denunce tutt’ora pendenti. Atti che, a mio avviso, sembrano avere tutto il sapore di una ritorsione per quanto da lui denunciato” conclude l’esponente pd.


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