Questa mattina sono tornato nel centro clinico del carcere romano di Regina Coeli per visitare Brian Gaetano Bottigliero, il detenuto di venticinque anni affetto da una insufficienza renale cronica e costretto a sottoporsi a dialisi tre volte la settimana. Insieme a me hanno visitato il detenuto la senatrice a vita Elena Cattaneo e il Professor Giuseppe Remuzzi, presidente della Società internazionale di Nefrologia.
Il professore, nella conferenza stampa che si è svolta in sala Nassirya al Senato, ha sostenuto l`incompatibilità con il regime detentivo per tutti quei pazienti sottoposti a dialisi. La procedura medica è fisicamente, e psicologicamente, molto gravosa perché costringe a stare attaccati a una macchina quattro ore al giorno, tre o quattro giorni la settimana per tutte le settimane dell`anno. Il supporto alla funzionalità dei reni attraverso la macchina per la dialisi è intervento temporaneo e la guarigione si può ottenere solo tramite trapianto, per effettuare il quale, però, è necessario che sussistano tutte le migliori condizioni fisiche e psicologiche. E opportuno ricordare che Bottigliero, dal suo ingresso in carcere nel luglio 2011, ha perso 18 chili di peso. La senatrice Cattaneo è intervenuta riguardo alle condizioni strutturali del centro clinico, che paiono non essere adeguate ad accogliere persone affette da gravi patologie. A tale proposito, nel corso della visita ci è stata consegnata una lettera in cui i ricoverati del centro clinico comunicano l`intenzione di astenersi dal vitto fornito dall`amministrazione fino a che non verrà accolta la loro richiesta di istituzione di un tavolo negoziale per affrontare i molti problemi della struttura. Se la richiesta non verrà accolta – continuano gli estensori della lettera – il passo successivo sarà il rifiuto delle terapie mediche.

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