«I rilievi di queste ore sono il frutto di strumentalizzazione e propaganda», rileva il senatore democrat Andrea Marcucci riferendosi al Ddl Zan che rischia un nuovo rinvio alla Camera: «Ma significa consegnare a Salvini lo scalpo della legge. É un favore che io non gli farei», aggiunge pure riferendosi ai renziani. Anche se, sottolinea: «Non credo i due Matteo si siano messi d`accordo»

Senatore allora quale è lo scenario? Si riuscirà a portare a casa il ddl Zan?

«Vorrei sperare in un sussulto di chiarezza e di dignità politica ma temo che non avvenga. Abbiamo avuto diversi mesi a disposizione per concordare modifiche al disegno di legge. Io stesso feci un appello attraverso le colonne dell’Avvenire”, a cui nessuno del centrodestra ha mai risposto. Lei sa il perché: la Lega vuole semplicemente affossare il provvedimento e non ha certo cambiato idea. Ora facciamo un passo alla volta: intanto approviamo la calendarizzazione per il 13, io mi auguro anche con il voto di Italia Viva».

Renzi sostiene che non si approverà per le divisioni interne al Pd.

«I numeri non sono una opinione. I senatori renziani sono 17, esattamente quelli che servono ad approvare il disegno di legge o a respingerlo definitivamente. Il leader di IV ha avuto grandissimi meriti sulle unioni civili, ma in questo caso decide di prendere le sembianze di quei 5 stelle che la scorsa legislatura bocciarono la mia proposta sulla steepchildadoption. Quanto ai senatori del Pd, io sono certo della loro lealtà. Mi auguro anche che i voti segreti concessi siano pochissimi. E auspicabile che tutti i gruppi assumano posizioni alla luce del sole, senza ricorrere ai franchi tiratori».

Gli emendamenti di Iv rischiano di essere votati anche dal centrodestra: non rischia anche la maggioranza se non si riesce a portare a casa il testo?

«Per questo ho esordito richiamandomi per l`ultima
volta alla chiarezza ed alla responsabilità. Manca ancora una settimana all`arrivo in aula della legge. Usiamola tutti per chiarirci le idee sulle nostre prossime azioni. La legge Zan riguarda migliaia di ragazze e ragazzi che rischiano violenza ogni giorno. Devono essere loro i protagonisti del nostro dibattito. Gli sforzi per approvare la legge riguardano le loro vite».

Perché a suo avviso tutto questo ostracismo al Ddl? D`altronde alla Camera era già passato

«Esattamente così, alla Camera tutti i rilievi di queste ore non sono mai venuti fuori. Questo dimostra la loro strumentalità a fini propagandistici. Pensateci bene, non fate un favore a Salvini. Non servono le contumelie e le polemiche acide contro questo o quel leader, paragonare qualcuno ad Orban per una legge italiana è quanto meno esagerato, serve ragionare sui contenuti concreti del ddl Zan. Non si fa politica per avere un like in più ma per migliorare la vita delle persone.

La mediazione che Iv chiede è togliere l`articolo l con la definizione di “unità di genere”. Ma così facendo non si snaturala legge?

«Non sono mai entrato nello specifico, ci sono tante obiezioni di cattolici e femministe, che ho trovato molto sensate. Ma il punto è un altro: il rinvio alla Camera significa consegnare a Salvini lo scalpo della legge. É un favore che io non gli farei».

I due Matteo, Renzi e Salvini, così rischiano di tenere nella morsa il Pd: come trovare un`intesa ed evitare comunque una brutta figura?

«Non credo e non crederò mai in una intesa a tavolino trai due Matteo, per di più sui diritti, che so essere un tema sensibile per Renzi. Italia Viva alla Camera votò compatta il disegno di legge che ora vuole modificare. Sarebbe un valido motivo di riflessione per tutti. Lo ripeto, mancano ancora dei giorni all`arrivo del testo in Aula, facciamo insieme uno sforzo di concretezza».


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