“Buonafede che definisce il cosiddetto decreto anticorruzione una rivoluzione è evidente che fa solo propaganda per coprire un vuoto. La vera rivoluzione nella lotta alla corruzione, come riconosciuto da tutti gli operatori, si è fatta la scorsa legislatura con la legge che ha dato poteri ad Anac, con l’aumento delle pene per un reato per cui nessuno veniva punito, con il codice degli appalti, con l’introduzione del reato di autoriciclaggio, con la legge che tutela chi denuncia quei reati nella Pa. Abbiamo messo in campo strumenti e norme efficaci e, queste si, rivoluzionarie, rispetto al passato. Presentare il daspo o gli agenti sotto copertura, di cui discuteremo, come una svolta epocale è solo l’ennesimo tentativo di imbrogliare i cittadini. Le norme anticorruzione ci sono e, invece di attaccare Anac o il codice degli appalti perché troppo severo, le facciano funzionare. Così il senatore Franco Mirabelli, vice presidente dei senatori del Pd, commenta su Facebook le misure annunciate nel decreto anticorruzione del governo.


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