“E’ merito del Pd l’aver portato al voto in Aula questa legge, che in linea con gli articoli 2 e 3 della Costituzione, regola le convivenze, completando il quadro ordinamentale di quello che io amo chiamare il diritto dell’affettività. E in quest’ambito penso che la disciplina delle convivenze civili non sia meno importante di quella delle unioni civili, non solo per le convivenze more uxorio, ma anche per le convivenze di solidarietà, che spesso sono la conseguenza dell’abbandono delle persone da parte dei familiari e della fuga dai loro doveri etici e giuridici”. Lo dice il senatore del Pd Giorgio Pagliari, che è intervenuto nell’Aula del Senato.

“Nell’ambito delle unioni civili – prosegue Giorgio Pagliari – si inserisce il tema dell’adozione del figlio del partner. È di tutta evidenza  che discutere questo profilo non significa mettere in discussione il riconoscimento delle unioni stesse. E’ altrettanto evidente che porre il problema di una migliore disciplina dell’adozione può significare anche rendere più effettivo il divieto della maternità surrogata. Riflettere sull’adozione significa pensare a chi può prendersi cura di un bambino, con la giusta motivazione e i mezzi adeguati. Innanzitutto una famiglia composta da un uomo e una donna che abbiano saggezza e maturità e che possano assicurare una serie di relazioni interfamiliari. In mancanza di ciò è chiaro che anche altre persone, al limite anche i single, potrebbero dare di fatto alcune garanzie essenziali. Accettiamo la sfida del confronto, e non della contrapposizione pregiudiziale, e costruiamo in quest’Aula la soluzione: è già scritta in molte riflessioni emerse in questa discussione generale e in tanti emendamenti a questo disegno di legge”.

 

 


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