“Dopo trent’anni si intravede la conclusione di una vicenda che sembrava eterna. E il merito del governo è evidente. Questa legislatura sta realizzando una serie di riforme che non hanno precedenti per ampiezza e per importanza nella storia repubblicana. La legge sulle unioni civili e sulle convivenze non è l’ultimo tassello di questo percorso riformatore”.  Lo afferma il senatore del Pd Giorgio Pagliari.
“Siamo a un passaggio storico. Questo spiega la fase drammatica e convulsa vissuta nel Paese e in Senato: è stata infatti la parentesi più coinvolgente e difficile della mia esperienza parlamentare e ne resterà un momento qualificante. Sono consapevole e rispettoso delle contrarietà e delle perplessità a questa legge – spiega Pagliari – ma non nascondo di essere onorato di aver vissuto questa fase e di aver potuto dare il mio contributo anche con il voto. L’approvazione della disciplina delle unioni civili, infatti,  costituisce l’adempimento del dovere, sancito  dall’articolo 2 della Costituzione, di riconoscere e tutelare i diritti innegabili della persona umana come singola e nelle formazioni sociali. E credo che non si possa non riconoscere che unioni civili e convivenze siano una realtà sociale alla quale si deve dare una disciplina legale, proprio a tutela delle persone e del diritto alla libera espressione della loro sensibilità e della loro affettività. Un’ultima cosa. La questione se Matteo Renzi abbia vinto o perso non mi appassiona. Posso solo testimoniare – conclude il senatore del Pd – che anche in questo passaggio è emerso quanto la sua determinazione sia decisiva per vincere la resistenza al cambiamento e la deteriore logica delle opposizioni”.


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