“Quando a luglio intervenni in Senato nel dibattito su #Moscopoli, e sui torbidi legami tra la #Lega e il regime di Putin, sollevai la questione del ruolo di Claudio D’Amico e Gianluca Savoini, amici stretti di Salvini, protagonisti dell’associazione Lombardia-Russia, il primo addirittura pagato dai contribuenti italiani in quanto consulente del #Viminale per le attività internazionali strategiche. #Salvini non ha dato alcuna spiegazione. Adesso da un rapporto della Guardia di Finanza emerge che D’Amico e Savoini sono al centro di operazioni finanziarie e immobiliari sospette finalizzate allo spostamento di capitali da un Paese all’altro, tra conti esteri e prelievi a raffica di contanti. Lo scenario che abbiamo di fronte è sempre più #sinistro e #inquietante. Vogliamo #chiarezza. Vogliamo la #verità. Il quasi ex ministro scandalosamente tace”. Lo scrive in un post su Facebook il senatore Dario Parrini, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali.


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