Senatore Dario Parrini (Pd), lei è presidente della Commissione Affari Costituzionali, cosa si può fare per arginare Forza Nuova?

«Prima di tutto una netta condanna di tutte le forze politiche, senza ambiguità. Va bene esprimere solidarietà alla Cgil, ma non basta. Perché bisogna denunciare la matrice fascista delle violenze, il carattere fascista di Forza Nuova. Si è passati dalle parole ai fatti in modo molto grave, quindi siamo di fronte a condotte in contrasto con la legge Scelba e Mancino. Siamo di fronte a una violazione della dodicesima disposizione transitoria della Costituzione e delle leggi Scelba e Mancino che la attuano. In base a quelle leggi si deve arrivare allo scioglimento di Forza Nuova».

E quindi?

«Noi per chiamare tutte le forze politiche a dire con chiarezza quello che pensano depositeremo domani (oggi, ndr) una mozione in Senato alla quale sto personalmente lavorando e che ribadirà questi concetti, cioè che Forza Nuova va sciolta. La mozione è rivolta al Paese e all`esecutivo, noi abbiamo fiducia nel governo e nella magistratura che sulla base della legge Scelba sono soggetti decisivi nell`iter di scioglimento».

Come funzionerà?

«Deve essere depositata e poi chiederemo in conferenza dei capigruppo che sia calendarizzata urgentemente in aula e votata».

Forza Nuova come potrà essere sciolta?

«Seguendo l`articolo 3 della legge Scelba, i tre precedenti casi di scioglimento (Ordine Nuovo nel 1973, Avanguardia Nazionale nel 1976, Fronte Nazionale nel 2000) sono avvenuti con decreto del ministro dell’Interno dopo sentenza penale».

Cosa ha pensato quando ha visto le immagini di Roma?

«Che si era di fronte a un fatto molto grave. Io non ho mai sottovalutato la pericolosità delle frange estremiste del fronte antivaccinista, fortemente
inclini al fanatismo e alla violenza».

Che fare con chi soffia sul fuoco?

«Credo che le forze politiche che fino a l`altro ieri hanno civettato con l’estremismo no vax, assecondando cospirazionismi di quarto ordine, debbano fare autocritica e cambiare strada perché civettano con pezzi di società estremamente pericolosi e trovo del tutto inaccettabile che di fronte a ciò che è avvenuto si ricorra al diversivo di attaccare la ministra degli Interni. Il problema non è lei, ma è smettere di offrire una copertura ideologica e politica ai movimenti palesemente eversivi, come abbiamo visto sabato. Se dici che il Green Pass è uno strumento dittatoriale, qualcuno arriva a pensare che sei in una dittatura contro la quale appare legittimo rispondere con atteggiamenti violenti».

C`è il rischio emulazione per le prossime manifestazioni?

«Credo che il governo debba avere il massimo livello di attenzione, lo Stato non si farà intimorire da minoranze manesche».

E nell’immediato come ci si comporta?

«Bisogna alzare un argine culturale in attesa di provvedimenti giuridici che ritengo urgenti. Ho condannato in parlamento la vendita online di manganelli con scritte inneggianti al fascismo, i campi estivi di Blocco Studentesco con ex terroristi, fino a Fidanza per il quale l’olio di ricino era un buon digestivo. Per non parlare di Rachele Mussolini, che appena eletta consigliera comunale di Fdi a Roma ha detto che il 25 aprile festeggia solo San Marco e che alla domanda su cosa pensi del fascismo ha risposto che il discorso sarebbe molto lungo. Quando invece è molto breve: è stata una dittatura luttuosa». – a.d.m.


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