‘Marco, 15 anni appena, ucciso qualche giorno fa nella mia terra da un pirata della strada risultato positivo all’alcol test e ad altre droghe, è l’ennesima vittima della strada. La famiglia e’ straziata. Noi tutti siamo affranti.Le cifre e le statistiche fanno tremare i polsi per quanto è lunga la lista delle vittime. Si parla di circa 3mila morti l’anno, 18mila incidenti stradali con lesioni a persone, quasi 260mila i feriti. Le chiamano ‘vittime della strada’, in realtà sono le vittime di chi in macchina o in moto corre troppo, di chi si mette alla guida ubriaco o sotto l’effetto di droghe, di chi si distrae per rispondere al cellulare, di chi scappa dopo aver investito una persona, senza prestare il minimo aiuto. Spesso i pirati della strada se la cavano con il minimo delle pene, come rischia di accadere per il pirata di Celano. Il premier Matteo Renzi promise che il tempo dell’impunità sarebbe finito e che entro il 2015 l’omicidio stradale sarebbe diventato legge. Ieri,finalmente, abbiamo approvato in Commissione Giustizia del Senato il ddl che introduce il nuovo reato e anche io ne sono stata anche io partecipe e proponente. Il testo rende giustizia alle tanti morti e sposa le ragioni di tanti associazioni che in Italia si battono contro questa piaga e che da tempo chiedono che venga istituito il reato di omicidio stradale’. Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane.
‘La novità principale contenuta nel ddl all’esame del Senato – prosegue Pezzopane – è proprio l’introduzione dei due nuovi reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali. Secondo il nuovo testo licenziato in Commissione, chiunque causi la morte di qualcuno violando le norme del codice della strada è punito con la reclusione da 8 a 12 anni, se è alla guida in stato di ebbrezza o ha assunto droghe. Sono previste pene severe per chi provoca lesioni alle persone e per chi, procedendo ad una velocità superiore a quella consentita, causa un incidente. Le pene aumentano se ci sono omicidi plurimi o se si fugge dopo aver causato una vittima senza prestare soccorso. La sicurezza stradale è stato sempre un tema troppo trascurato, sebbene non abbia pari in quanto a gravità sociale, umana ed economica. La legge che proponiamo ci aiuterà a salvare vite umane sulle nostre strade, a responsabilizzare le persone alla guida di una macchina o di una moto, a rendere giustizia alle vittime come Marco ad aumentare i controlli sulle strade. Ora c’ é il passaggio in Aula e poi alla Camera – conclude – Questa è la volta buona’.

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