Insieme ad interrogazione alla ministra Carrozza per chiedere impegno educativo nelle scuole
Istituire una commissione bicamerale per indagare ed intervenire sul fenomeno dei femmicidi e femminicidi, attraverso l’approfondimento dei dati e delle ricerche esistenti, il monitoraggio sull’attuazione delle normative regionali, statali, sovranazionali ed internazionali, la mappatura dei servizi territoriali di sostegno alle donne, il collegamento con le strutture e le associazioni che si occupano del contrasto alla violenza di genere, la formulazione di proposte legislative e non. E’ quanto propone un disegno di legge presentato al Senato da Pd, Pdl, Scelta civica, Sel e M5S, che è stato illustrato oggi in conferenza stampa dalle prime firmatarie Valeria Fedeli e Anna Finocchiaro (Pd), Cinzia Bonfrisco (Pdl), Linda Lanzillotta e Stefania Giannini (Sc), Alessia Petraglia (Sel) e Cristina De Pietro (M5S). A sottolineare la consapevolezza della ‘natura strutturale’ e culturale del fenomeno della violenza contro le donne in Italia, il disegno di legge è stato accompagnato da un’interrogazione rivolta al ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza, che hanno firmato, tra i tanti altri, il presidente della commissione Istruzione Andrea Marcucci e le senatrici democratiche Francesca Puglisi e Rosa Maria Di Giorgi e il presidente del gruppo di Sc Gianluca Susta, per chiedere al governo di ‘introdurre nei curricula scolastici e negli obiettivi nazionali di insegnamento la cultura del rispetto e della consapevolezza dell’identità di genere’ e di rivedere i libri di testo nel rispetto del codice di autoregolamentazione Polite dedicato alla cultura delle pari opportunità. La commissione bicamerale, composta da dieci deputati e dieci senatori con un’equilibrata rappresentanza di genere che non superi i 2/3, avrà tra i suoi compiti quello di presentare una relazione alle Camere, entro il 30 giugno di ogni anno. ‘Con questo ddl ha detto Valeria Fedeli (Pd), vicepresidente del Senato – proseguiamo tutte insieme il lavoro significativo svolto dal Parlamento con la ratifica della Convenzione di Istanbul. Stiamo lavorando per un iter veloce nella Commissione Affari costituzionali’. ‘Perché la Convenzione di Istanbul non sia un monumento alla retorica – ha proseguito Anna Finocchiaro, presidente della Commissione Affari costituzionali – occorre tenere un filo sempre teso e, con pazienza, combattere contro le molte resistenze maschili presenti dentro le istituzioni’. ‘Una volta esaurito il tempo del rito, la difficoltà vera é quella di tradurre valori e principi in testi legislativi, con i nemici in agguato che abbiamo riscontrato anche per far approvare la legge sulle quote rosa nei Cda delle aziende quotate’, ha detto Cinzia Bonfrisco (Pdl). ‘Per capire la violenza contro le donne – ha spiegato Linda Lanzillotta (Sc), vicepresidente del Senato – occorre interrogarsi sul senso di impotenza e sull’esasperazione maschili di fronte alla capacità delle donne di gestire con competenza la complessità’. Alessia Petraglia (Sel) ha sottolineato l’importanza del ‘lavoro sul territorio e del lavoro culturale, da svolgere già nelle scuole dell’infanzia. La promozione del rispetto delle donne si fa già a partire dal linguaggio’. ‘Agire sulla formazione degli operatori di sicurezza e sulla cultura è fondamentale – ha detto Cristina De Pietro (M5S)- i libri di testo, il sistema formativo sono decisivi per evitare che si perpetui una cultura sessista e discriminatoria’.

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