“Il contenuto dei manifesti Pro Vita contro la Ru486 è molto grave e intimidatorio nei confronti delle donne che scelgono questo metodo per ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza. Sostenere che un farmaco autorizzato dagli organismi preposti sia un ‘veleno’, che costringe le donne ad una procedura lunga, dolorosissima e che le espone a ‘riconoscere il figlio innegabilmente nelle proprie mani o nel wc’ è morboso e crudele, oltre che falso. E’ per questo che chiediamo che i manifesti vengano rimossi, non si tratta di esprimere opinioni ma di fare pubblicità ingannevole. L’autonomia e l’autodeterminazione delle donne viene combattuta in tutti i modi da queste associazioni, anche con le bugie e la violenza verbale”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della commissione Femminicidio.


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