«Era inevitabile. Però va riconosciuto a Lupi il merito di aver compiuto un atto di sensibilità e responsabilità. Ed è un bene che tutto sia avvenuto senza bisogno di un passaggio parlamentare». Miguel Gotor, della minoranza pd, apprezza la decisione di Maurizio Lupi (Ncd) di dimettersi da guida del ministero delle Infrastrutture.
Però nel Pd avete 4 sottosegretari indagati che non si dimettono: Barracciu, Del Basso, De Caro e De Filippo.
«Il caso Lupi non ha un profilo giudiziario, era una questione di opportunità: un ministro che sí trova a imporre ai suoi funzionari un codice etico che viene disatteso dai propri familiari… C`è un problema di credibilità, di autorevolezza, di possibile ricattabilità».
Il profilo giudiziario non è grave?
«I sottosegretari hanno responsabilità ben diverse da quelle di chi guida un dicastero che tratta appalti importantissimi. E poi io non ho mai avuto un atteggiamento giustizialista: prima dell`ultimo grado di giudizio, per me vale sempre la presunzione di innocenza».
Non deve esistere una regola per tutti?
«La valutazione deve essere politica. Dipende dal tipo di comportamento, va visto di volta in volta, ma l`asticella deve essere alta».
E la vostra candidatura di De Luca a presidente della Campania? Condanna in primo grado per abuso di ufficio e rischio di sospensione in base alla Severino.
«C`è un problema, sì. Il Pd ha un codice etico che non è stato automaticamente adeguato alla norma come, invece, avrebbe dovuto essere. C`è stata un`omissione di vigilanza da parte della segreteria nazionale, di cui De Luca, che gode di grande consenso, ha saputo approfittare».
Però nel Pd avete 4 sottosegretari indagati che non si dimettono: Barracciu, Del Basso, De Caro e De Filippo.
«Il caso Lupi non ha un profilo giudiziario, era una questione di opportunità: un ministro che sí trova a imporre ai suoi funzionari un codice etico che viene disatteso dai propri familiari… C`è un problema di credibilità, di autorevolezza, di possibile ricattabilità».
Il profilo giudiziario non è grave?
«I sottosegretari hanno responsabilità ben diverse da quelle di chi guida un dicastero che tratta appalti importantissimi. E poi io non ho mai avuto un atteggiamento giustizialista: prima dell`ultimo grado di giudizio, per me vale sempre la presunzione di innocenza».
Non deve esistere una regola per tutti?
«La valutazione deve essere politica. Dipende dal tipo di comportamento, va visto di volta in volta, ma l`asticella deve essere alta».
E la vostra candidatura di De Luca a presidente della Campania? Condanna in primo grado per abuso di ufficio e rischio di sospensione in base alla Severino.
«C`è un problema, sì. Il Pd ha un codice etico che non è stato automaticamente adeguato alla norma come, invece, avrebbe dovuto essere. C`è stata un`omissione di vigilanza da parte della segreteria nazionale, di cui De Luca, che gode di grande consenso, ha saputo approfittare».