‘La collega Isabella De Monte commenta in modo polemico un’intervista che ho rilasciato oggi al Corriere della Sera, di cui però deve avere letto solo il titolo. Ritengo che sia necessario impegnarsi da subito in una riforma del bicameralismo perfetto, tanto più dopo che l’Italicum votato dalla Camera dei Deputati ha assunto la forma esclusivamente monocamerale che conosciamo. Ma dobbiamo prima riformare il Senato e poi affrontare la questione dell’Italicum per evitare il paradosso di promulgare una legge elettorale di fatto inapplicabile. Se commettessimo l’errore di varare prima l’Italicum (che ha i tempi brevi di una legge ordinaria) e poi la riforma del bicameralismo perfetto (che richiede i tempi lunghi di una legge costituzionale), basterebbe che Berlusconi decidesse, anche all’ultimo momento, di boicottare il processo di riforma del Senato per dare vita a una vera e propria frittata istituzionale che coinvolgerebbe anzitutto il Pd e il Governo in un clamoroso autogol che deve essere assolutamente evitato. Avremmo infatti in funzione due leggi elettorali evidentemente contraddittorie: una maggioritaria e senza preferenze alla Camera e l’altra proporzionale e con le preferenze al Senato’. Lo dice il senatore del Pd Miguel Gotor.
‘Questo risultato fantozziano – prosegue Gotor – può corrispondere agli interessi di Berlusconi e di Forza Italia, ma certamente non a quelli del Pd e della maggioranza che sostiene il governo. Proprio perché l’esecutivo guidato da Renzi si pone in una prospettiva di legislatura ha tutto il tempo per fare le cose per bene, evitando pastrocchi istituzionali in materie assai delicate come la riforma del Senato e il varo di una nuova legge elettorale. Per questa ragione se Berlusconi e il suo partito vogliono davvero riformare il Senato, la loro disponibilità va subito messa alla prova e non barattata con una mediocre legge elettorale che il Senato, quando verrà il momento, si impegnerà a migliorare come è suo dovere istituzionale fare’.