‘Brunetta farebbe bene a darsi una calmata perché al suo bluff non crede nessuno. Egli sa bene che nell’uovo di Pasqua non troverà l’Italicum per tre buone ragioni’. Lo dice il senatore del Pd Miguel Gotor, componente della Commissione Affari costituzionali.
‘Sul piano della logica costituzionale – spiega Gotor – sarebbe bizzarro che il Senato approvasse l’Italicum con la promessa implicita di autoriformarsi, ossia dando per scontata una cosa non ancora avvenuta. Nel frattempo ci troveremmo nell’illogicità di avere in vigore due leggi elettorali pressoché opposte: alla Camera, maggioritaria e con i deputati nominati dalle segretarie dei partiti, al Senato proporzionale e con le preferenze. Anche sul piano dell’opportunità politica è evidente che una volta approvato l’Italicum sarebbe troppo forte il rischio che Berlusconi, come già accaduto più volte in passato, decidesse di staccare la spina alla riforma del Senato. In questo modo l’ex Cavaliere potrebbe più facilmente raggiungere l’obiettivo di andare al voto con due leggi elettorali contradditorie, così da riprodurre una situazione di ingovernabilità o una nuova stagione di larghe intese. Ciò può corrispondere agli interessi di Forza Italia, ma non certo a quelli del Pd e della maggioranza di Governo. Infine, Brunetta dimentica che il Senato dovrà impegnarsi a modificare l’Italicum varato dalla Camera, intervenendo sulle modalità di scelta dei deputati, sulla parità di genere, sull’uniformità delle soglie di sbarramento e di accesso al ballottaggio. Questi interventi dovranno essere inevitabilimente conseguenti al tipo di riforma del bicameralismo perfetto a cui stiamo lavorando: per questa ragione sarebbe molto più utile trovare nell’uovo di Pasqua la sorpresa di un po’ di spirito costituente bipartisan, l’unico che potrà consentire di realizzare le riforme istituzionali che l’Italia attende da troppo tempo’.