‘Il presidente del Consiglio dovrebbe impegnare il Pd al Senato a proporre miglioramenti all’Italicum nel quadro dell’intesa raggiunta. Qui non si tratta di stravolgere l’Italicum ma di ottenere dei risultati che rendano migliore la qualità della nostra democrazia che una legge elettorale condiziona profondamente. Meglio prevenire quando si e’ ancora in tempo, che poi essere costretti a curare le ferite che si sono provocate, come dovrebbe insegnare la storia del Porcellum’. Lo dichiara Miguel Gotor, senatore del Partito Democratico.

‘Il primo punto da correggere è la mancanza della parità di genere – continua – che regalerebbe all’Italia una riforma decisamente arretrata. Bisogna poi superare le liste bloccate, che sostanzialmente ricordano l’impianto del Porcellum. Il loro mantenimento denota un cedimento a una cultura politica padronale tipica del berlusconismo e non aiuta a superare la frattura che si è venuta a creare tra cittadini e rappresentanza anche a causa della vecchia legge Calderoli. Terzo nodo da affrontare è la questione delle soglie. Il problema di questi vent’anni è stato quello delle coalizioni infedeli che si mettevano insieme per vincere le elezioni e poi si sfaldavano. E l’Italicum, con una soglia all’8% per i partiti che vogliono andare da soli, amplifica questa tendenza a svantaggio della governabilità. Il punto di fondo – conclude Gotor – è che sulla legge elettorale abbiamo ceduto troppo a Berlusconi, il quale continua ad avere un potere di veto determinate di cui sfuggono le vere ragioni politiche’.