Il premier Matteo Renzi non ha nessuno di cui fidarsi al di fuori della sua cerchia tanto da mettere il compagno di banco ai Servizi”. Miguel Gotor, senatore bersaniano del Pd, va allo scontro: “Marco Carrai ai Servizi non si può fare”.
Senatore Gotor,siamo a Carrai possibile capo di una nuova struttura dell`intelligence cucita su misura per lui. È accettabile?
No. È un segno di debolezza perché rivela indirettamente che il premier non si ha nessuno di cui fidarsi per quella posizione al di fuori della sua restrittissima cerchia. C`è anche il tema di un potenziale conflitto di interessi del dottor Carrai, che ha interessi economici proprio nel campo della cybernetica e che si dovrebbe occupare di cybersicurezza.
Vi opporrete a questa nomina? Come “Ditta”, come minoranza del Pd?
Certo. Stiamo parlando di una nomina fatta circolare anticipatamente per saggiare le reazioni dell`opinione pubblica. Mi pare che l`opinione pubblica stia reagendo con fermezza, la stessa fermezza di quella parte del Pd per cui è una scelta inopportuna.
I Servizi, oltretutto, non saranno molto contenti, no?
Non conosco quegli ambienti, ma ci sono professionisti, carriere… un compagno di banco del premier, un suo amico che gli prestava casa, non può guidare un settore dei Servizi così importante. Pare una sfiducia
all`apparato esistente, cosa che sarebbe molto grave e immeritata.
Ma pare che il “compagno di banco”, come lo chiama lei, alla fine sarà nominato…
Le istituzioni richiedono equilibrio, rispetto delle professionalità interne e prudenza. Ripeto che le nomine si ufficializzano, non si fanno trapelare per vedere l`effetto che fa. Ora a Palazzo Chigi lo hanno visto: per noi Carrai ai Servizi non si può fare.
Caso Banca Etruria, il ministro Boschi si dovrebbe dimettere?
Non credo perché le responsabilità penali sono personali. Di cultura sono un garantista e perciò in passato mi sono espresso contro le dimissioni della Cancellieri e anche contro quelle di Lupi. Certo, il fatto che lei oggi non possa dire lo stesso la indebolisce politicamente e, davanti a una vicenda drammatica che riguarda circa centomila correntisti, mi sentirei di consigliarle maggiore umiltà. Alla luce delle nuove dichiarazioni di un personaggio come Flavio Carboni serve più chiarezza perché non è normale essersi fatti consigliare sulla Banca Etruria da un soggetto condannato con Gelli per il crac del Banco Ambrosiano. Il Pd è il partito di Nino Andreatta (che con quegli ambienti ebbe uno scontro violentissimo, ndr), non bisognerebbe mai dimenticarlo…
Nel frattempo Denis Verdini e sempre piu organico e parla di alleanza strutturata anche alle prossime elezioni… Il partito della nazione è sempre più realtà?
Se ci sarà il partito della nazione non ci sarà più il Pd. L`azione di Verdini ha svelato il vero nucleo del Patto del Nazareno: oggi, alla vigilia delle riforme istituzionali in cui i suoi voti saranno determinanti, può addirittura sbeffeggiarci dicendo che si “affilia” al Pd, ben sapendo che quel termine si usa per le logge o per le cosche. E Carboni può dichiarare che il governo Renzi sta in piedi grazie a Verdini e ai suoi amici… Stanno avanti coi lavori, ma i nostri elettori se ne accorgono.
Pare che Verdini abbia smentito…
Verdini è troppo arguto per non sapere quel che diceva Andreotti: una smentita è una notizia data due volte.
Almeno sulle unioni civili state col premier…
Il ddl Cirinnà rappresenta il minimo sindacale.