‘Bene le aperture alla riforma di un Senato alla francese, lanciato nei mesi scorsi dai riformisti del Pd, e più strumenti di democrazia diretta, con maggior spazi per le leggi di iniziativa popolare, l’introduzione del referendum propositivo e la cancellazione del quorum. Lo afferma il senatore del Partito democratico Miguel Gotor che ha presentato alcuni emendamenti al ddl di riforme costituzionali. ‘Salutiamo con soddisfazione le aperture che si registrano in queste ore sul Senato alla francese – sottolinea l’esponente pd – o per meglio dire a una elezione di secondo grado più rafforzata e qualificata, con la partecipazione di consiglieri comunali, regionali e dei deputati di ogni singola Regione. Questa è la proposta che il 22 aprile scorso ho avanzato in commissione e che ha raccolto l’adesione di una ventina di senatori di area riformista. Si tratta di un ragionevole e possibile punto di mediazione con quanti sostengono l’elezione diretta del Senato. Sulle riforme auspico che simili aperture possano avvenire su altri punti del testo. Ad esempio sul rafforzamento degli strumenti di democrazia diretta, per riavvicinare i cittadini alle istituzioni’. ‘Attraverso le leggi di iniziativa popolare che possono essere portate all’attenzione del Parlamento da un milione di cittadini – conclude Gotor – attraverso il referendum propositivo o abrogando il quorum delle consultazioni popolari che potranno ‘passare’ se avranno la partecipazione della metà più uno degli elettori’.