“La pubblicazione degli stipendi dei dirigenti della Rai dimostra che esistono una serie di professionisti, che in passato hanno avuto ruoli di responsabilità, i quali oggi sono parcheggiati in un dorato ‘cimitero degli elefanti’, con una retribuzione che supera i duecentomila euro annui. Il sistema medievale della sinecura non è più accettabile, così come non è sostenibile il contrasto tra questo manipolo di privilegiati di un antico regime che deve finire e un processo produttivo che poggia sul lavoro mal pagato di centinaia e centinaia di precari e sullo sfruttamento di impiegati di base che mandano avanti l’azienda con la loro professionalità”. Lo scrive in una nota il senatore del Pd Miguel Gotor, componente della commissione di Vigilanza Rai.