Bisogna modificare Italicum
‘Il testo della riforma è migliorato grazie al lavoro dei senatori e a quello dei relatori Finocchiaro e Calderoli. I quattro paletti che erano stati fissati dalla direzione nazionale del Pd sono stati rispettati come era giusto che fosse. Tuttavia rimangono due problemi che secondo me devono esser messi in evidenza’. Lo afferma Miguel Gotor, senatore del Pd. ‘Il primo riguarda il rapporto che c’è tra il nuovo senato e l’Italicum per come è uscito dalla camera. Quando abbiamo votato quel testo – continua Gotor – ancora non sapevamo come sarebbe stato il nuovo Senato. Oggi stiamo lavorando a un Senato di secondo grado e non è possibile che la sola camera politica, l’unica a cui sara’ demandato l’indirizzo di governo e la sola depositaria della fiducia, sia composta da nominati. In questo modo si rischia una deriva oligarchica della democrazia italiana che va contrastata perche’ il disegno di Verdini e Berlusconi non puo’ essere il nostro. Il secondo problema è l’elezione del Presidente della Repubblica. Bisogna evitare che il detentore del premio di maggioranza possa con soltanto 26 senatori eleggere da solo il capo della Stato. E’ possibile modificare questa parte – conclude Gotor – o allargando la platea dei grandi elettori anche ai 73 deputati europei che sono eletti modo proporzionale e che dunque rappresentano anche l’opposizione, oppure rafforzando il quorum inserendo maggioranze qualificate di due terzi e tre quinti proprio per far sì che sia possibile maturare una scelta il più possibile ponderata e rappresentativa. Nella nostra costituzione il presidente della Repubblica e’ e deve rimanere arbitro e garante e non rischiare di essere il capo di una maggioranza politica in un sistema con una sola fiducia e una sola camera politica’.