Senatore Miguel Gotor, Renzi cerca appoggi per rendere ininfluenti i possibili voti contrari della Sinistra Dem.
«Penso che sia un grosso errore, ma per la verità lo scouting è già avvenuto a luglio e sta proseguendo ora: Lotti nel frattempo è stato nominato ‘Grande Capo Scout’. C`è l`idea che si possano fare le riforme attraverso la raccolta di voti sparsi e navigando a vista. Però approvare la riforma costituzionale con qualche voto in più, avendo contro tutte le opposizioni e non avendo trovato una soluzione unitaria nel Pd, sarebbe una sconfitta per il Governo e per il partito».
Sono le prove generali per la nascita del Partito della Nazione?
 «È proprio questo il rischio. I sondaggi dicono che un Pd pigliatutto e pigliatutti, e che quindi si spostasse su posizioni centriste aprendosi ad esponenti Ncd o ai verdiniani, perderebbe molti voti a sinistra».
Così nascerebbe un partito della Sinistra, che varrebbe almeno il 10%?
«Io non condivido questa prospettiva. Il luogo per contare e per impedire una deriva centrista del Pd è nel Pd».
Quagliariello ha detto: o si modifica la legge elettorale oppure ci saranno conseguenze gravi per il governo.
«Gli ultimatum di Quagliariello, lo dico con stima e simpatia, sono sempre dei penultimatum. Ciò detto, è chiaro che c`è una grave fibrillazione nella maggioranza di governo».
Renzi però non vuole modificare la legge elettorale.
«La nostra posizione è nota. Se 24 senatori del Pd non hanno votato l`Italicum è perché dava vita, dopo dieci anni di Porcellum, ad un Parlamento formato per la maggioranza da nominati e perché impediva le coalizioni e quindi dava vita ad un sistema troppo rigido».
E quali saranno le conseguenze?
«Con l`Italicum si darà vita a delle liste che saranno dei cartelli elettorali raccogliticci e incoerenti che in caso di sconfitta si sfalderanno all`indomani del voto, mentre in caso di vittoria non diminuirà il potere di ricatto delle diverse componenti. In più, l`Italicum non assicurerebbe stabilità».