‘Il rischio il partito che vince le elezioni potrà eleggere da solo il presidente della Repubblica’
«La questione del Senato elettivo è secondaria, è una sorta di velo di Maya che serve a coprire il vero problema: le garanzie costituzionali. Toccando il bicameralismo perfetto, si modificano gli equilibri parlamentari, fondamentali per scegliere capo dello Stato, Csm e Consulta». Miguel Gotor, minoranza del Pd, non si riconosce nella battaglia di Chiti, ma ha presentato con Lo Moro un altro emendamento.
Cosa chiedete?
«Noi vorremmo ridurre i deputati da 630 a 500. In Europa, solo in Germania, che ha 8o milioni di abitanti, c`è un divario così largo tra senatori e deputati. E c`è un problema grande come una casa. Con una legge maggioritaria, al partito che vince basterebbero 33 senatori per eleggere da solo il capo dello Stato. Si rischia il modello russo plebiscitario: il candidato premier che vince le elezioni potrebbe farsi eleggere al Colle e mandare il suo delfino a Palazzo Chigi. Come Putin e Medvedev. Un presidenzialismo indiretto pericoloso, senza contrappesi»
Come rimediare?
«Propongo di tornare ad avere un migliaio di grandi elettori, coinvolgendo anche parlamentari europei e sindaci».
Voterà emendamenti di altri partiti?
«lo sono per la disciplina di partito. C`è questo problema serio, ma sono sicuro che il Pd vorrà correggerlo».