“Le diverse situazioni che stanno vivendo alcune forze politiche non devono avere ripercussioni sull’attività di governo. Siamo preoccupati che le discussioni interne a Lega e M5S si scarichino sul Governo. Il Paese deve ancora uscire dalla pandemia e dalla crisi economica. Non ci possiamo permettere instabilità”. Così la presidente dei senatori del Pd, Simona Malpezzi, a Sky Agenda. “In questo quadro il Pd è compatto e sta andando avanti con serietà e responsabilità per garantire la solidità dell’esecutivo – dice – non siamo certamente felici di governare con forze molto diverse da noi come la Lega, sappiamo quanto ci è costato, ma è una scelta che abbiamo fatto perché pensavamo che ci fosse un bene più grande che va oltre gli interessi di parte delle singole forze politiche. E’ anche per questo che abbiamo spinto perché il discorso del presidente Mattarella, così applaudito, potesse trasformarsi in qualcosa di estremamente concreto. Questa è l’unica strada perché il nostro Paese nei prossimi mesi non sia costretto ad assistere a una costante campagna elettorale”

”La politica deve essere in grado di rinnovarsi per dimostrare di essere all’altezza delle richieste che i cittadini fanno e questo potrebbe avvenire certamente con una selezione diversa della classe dirigente. Dobbiamo mettere i cittadini nelle condizioni di scegliere i loro rappresentanti nel miglior modo possibile con un Parlamento che funzioni al meglio”. Così la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi a Sky Agenda. “In questo senso segnalo un tema su cui stiamo lavorando: la riforma dei regolamenti parlamentari per consentire a Camera e Senato di lavorare con modalità più efficienti anche dopo il taglio degli eletti. E forse oltre che sulle commissioni e sui cambi di casacca per impedire il trasformismo, possiamo lavorare per arrivare alla riduzione della decretazione d’urgenza con l’inserimento per via regolamentare del voto a data certa, strumento capace di offrire al Parlamento maggiore centralità”. “Questo è una lavoro che le forze politiche potrebbero fare tutte insieme. Non è una riforma costituzionale che necessita di quattro letture e potrebbe essere un percorso serio per ridare alle Camere quella efficienza e quel protagonismo sollecitati dal Presidente Mattarella”


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