“Io oggi dal centrodestra ho sentito preoccupazione per l’emergenza sociale e per il prossimo autunno e non mi pare che per affrontare questi temi, le elezioni siano la soluzione. Certo, se non si riesce a rilanciare il governo Draghi, il voto è una delle cose possibili, ma direi non auspicabile neppure per il centrodestra”. In un’intervista a iNews24, il senatore Pd Franco MIRABELLI allontana l’ipotesi di elezioni anticipate che il centrodestra vorrebbe, dopo che oggi, 14 luglio, il M5S non ha votato la fiducia al dl Aiuti in Senato. Alla domanda cosa accadrà ora, risponde “una nuova fase con le stesse forze di maggioranza che, sempre se il presidente Draghi è di questo avviso, dovranno concordare un’agenda politica su cui si impegnino tutti”. Ed aggiunge: “Il Movimento 5 Stelle oggi non ha ritirato i ministri, quindi non ha detto che uscirà dal governo. Ha compiuto un atto politicamente grave che sicuramente apre un’altra fase, ma formalmente non apre la crisi”. Il senatore, in accordo con il Pd, valuta da decisione dei grillini “molto male. Credo che sia grave che il Movimento 5 Stelle non abbia votato un decreto per aiutare le famiglie, dopo che il presidente del Consiglio ha incontrato i sindacati e le imprese. Ha proposto un’agenda sociale col taglio del cuneo fiscale e iniziative necessarie per i cittadini, preannunciando un decreto a fine luglio su questo. È grave che proprio oggi il M5S abbia compiuto questo strappo”. MIRABELLI conclude: “Io spero che Mario Draghi continui a fare il presidente del Consiglio e che si creino le condizioni perché questa maggioranza, che non ha alternative e che condivido, vada avanti su alcuni punti condivisi”.


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