‘Prendo atto che dal consolato italiano a Nizza è arrivata la precisazione che la morte di Claudio Faraldi non ha nulla a che fare con il caso di Daniele Franceschi, ma è difficile da accettare come una tragica coincidenza il fatto che nello stesso carcere di Grasse in Costa Azzurra sia deceduto un altro connazionale in circostanze che, ancora una volta, richiedono accertamenti e autopsie’. Lo dichiara in aula la senatrice del PD Manuela Granaiola al termine della seduta di Palazzo Madama sull’istituzione del Comitato per gli italiani all’estero. ‘Può essere che la morte di Claudio – spiega Granaiola – sia dovuta a un malore, così come è stato detto all’inizio a proposito di quella di Daniele, ma l’unica certezza è che, a distanza di tre anni, nonostante l’impegno mio e di altri parlamentari, nonostante le attenzioni dei media e nonostante le promesse della Farnesina, siamo ancora una volta a registrare la fine di una vita in un istituto penitenziario francese nel quale la vigilanza appare quantomeno carente e le negligenze paiono essere all’ordine del giorno. Sul caso Franceschi, dalle autorità francesi non è giunta la collaborazione che ci si aspetterebbe da un Paese con il quale l’Italia vanta una secolare amicizia e vicinanza. Per questo, mi auguro che in questo nuovo caso il governo italiano faccia tutto il possibile per accertare la verità. E mi auguro anche che la famiglia Faraldi – conclude la senatrice del PD – non debba subire le umiliazioni inflitte alla madre di Daniele Franceschi, la quale, ancora oggi, attende la restituzione degli organi di suo figlio’. Sulla vicenda, la senatrice Granaiola sta preparando un’interrogazione urgente al governo.