‘Come relatrice della mozione sul sistema di telecomunicazioni satellitari Muos in fase di realizzazione in Sicilia, ringrazio il Senato per aver concesso alle commissioni competenti sanità e ambiente la possibilità di un ‘supplemento istruttorio’. Approvare la richiesta di sospensiva è stato molto importante perché si tratta di una questione molto delicata che riguarda la salute della popolazione e vede coinvolte le competenze di molte istituzioni’. Lo dichiara in una nota la senatrice del Partito Democratico Manuela Granaiola.
‘La missione effettuata in Sicilia – continua Granaiola – ha consentito di audire molti dei soggetti interessati istituzionali e non, dal Presidente Crocetta ai Comitati No Muos, ma il lavoro serio e puntuale proseguito nelle commissioni riunite ha fatto emergere la necessità di un ulteriore approfondimento, per poter fare la massima chiarezza sulla questione e poter chiedere al governo con una risoluzione di prendere i provvedimenti necessari per la tutela della salute fisica e psichica della popolazione niscemese e per la tutela di un ambiente già duramente provato dal petrolchimico di Gela e dall’installazione di 44 antenne per telecomunicazioni. Nessun intento dilatorio dunque – conclude la senatrice – ma la ferma volontà di procedere con la massima trasparenza all’assunzione di un provvedimento basato su dati scientifici e certi, che consentano anche di fornire alla popolazione quella corretta informazione che fino ad oggi è mancata’.
‘La missione effettuata in Sicilia – continua Granaiola – ha consentito di audire molti dei soggetti interessati istituzionali e non, dal Presidente Crocetta ai Comitati No Muos, ma il lavoro serio e puntuale proseguito nelle commissioni riunite ha fatto emergere la necessità di un ulteriore approfondimento, per poter fare la massima chiarezza sulla questione e poter chiedere al governo con una risoluzione di prendere i provvedimenti necessari per la tutela della salute fisica e psichica della popolazione niscemese e per la tutela di un ambiente già duramente provato dal petrolchimico di Gela e dall’installazione di 44 antenne per telecomunicazioni. Nessun intento dilatorio dunque – conclude la senatrice – ma la ferma volontà di procedere con la massima trasparenza all’assunzione di un provvedimento basato su dati scientifici e certi, che consentano anche di fornire alla popolazione quella corretta informazione che fino ad oggi è mancata’.