‘112 Dirigenti scolastici toscani rischiano di vedere compromessa la loro professionale per un errore burocratico’ Lo affermano le senatrici Manuela Granaiola e Donella Mattesini e la deputata Maria Grazia Rocchi del PD in un incontro con il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.
Le parlamentari PD hanno espresso al ministro la loro preoccupazione per l’imminente esecutività della sentenza. del Consiglio di Stato (n.990/2014), che ha dichiarato illegittime e quindi da ripetere le prove scritte del concorso per dirigenti, e chiarimenti circa le soluzioni che il ministro stava individuando per risolvere un problema, a dir poco paradossale, determinato da un errore nella procedura di nomina del nuovo presidente della commissione esaminatrice.
‘Vittime 112 dirigenti toscani – sottolineano le parlamentari – che, come riconosce lo stesso Consiglio di stato, hanno svolto con correttezza e serietà tutto l’iter concorsuale, valutato secondo rigorosi e corretti criteri, che oggi vedono compromessa la loro posizione professionale per un mero vizio di forma, dovuto ad errore dell’Amministrazione. Vittime incolpevoli circa 100.000 studenti e rispettive famiglie, appartenenti a più di un quarto delle scuole toscane,i cui dirigenti, oltre ad aver svolto una rigorosa e selettiva procedura concorsuale, hanno dimostrato sul campo, per quasi due anni, elevata professionalita’ gestionale ed educativa’.
‘Siamo preoccupate – aggiungono le parlamentari Pd – anche delle ricadute sulla continuità didattica e delle conseguenze per coloro che sono subentrati nel posto di lavoro lasciato dai ‘ vincitori del concorso’, per questo abbiamo sollecitato il Ministro ad indicare una soluzione che oltre a tutelare i sacrosanti diritti dei dirigenti scolastici, sia in linea con le priorità e l’importanza che il Presidente del Consiglio ha dato alla scuola, che non si può permettere una situazione socialmente, eticamente e moralmente inaccettabile come questa’.
‘I parlamentari toscani sono tanti – sottolineano le parlamentari che annunciano anche il sostegno del senatore Andrea Marcucci , Presidente della Commissione Cultura – e saranno a fianco del ministro se la soluzione sarà rapida e andrà nella direzione indicata anche dai sindacati, cioè quella della tutela dei diritti e delle legittime aspettative di coloro che hanno fatto e continuano a fare il loro dovere, pur essendo vittime di errori dei quali non hanno alcuna colpa’.

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