‘Un’occasione perduta, il mancato inserimento nel ddl di stabilità della proposta di soluzione per le concessioni demaniali marittime annunciata dal sottosegretario Baretta! Avrebbe consentito di porre fine in modo soddisfacente per lo Stato, per il Demanio, per le categorie, ad un’annosa vicenda che sta bloccando tutto il settore dove, a seguito dell’incertezza normativa, siamo di fronte al blocco degli investimenti, delle assunzioni e alla mancata concessione di credito da parte delle banche’. Lo afferma la senatrice del PD Manuela Granaiola che precisa: ‘30.000 aziende bloccate, 300.000 lavoratori a rischio, 3 milioni di persone che lavorano nell’indotto e che rischiano di andare a casa, una grande occasione perduta per lo Stato di far cassa da un settore del turismo che ancora resiste e che contribuisce, ameno fino ad ora, ad una fetta consistente del PIL. Senza parlare di circa 300 aziende, i cosiddetti ‘pertinenziali’, che se non ottengono una ulteriore moratoria per il pagamento degli esosi canoni OMI, oggettivamente insostenibili, saranno costrette a chiudere i battenti’.
‘Pur comprendendo le motivazioni del sottosegretario Baretta, che intende acquisire il parere delle regioni e degli enti locali su una questione così spinosa – prosegue Granaiola – mal si digeriscono le opposizioni del Ministro Orlando, forse indotte da un pregiudizio pseudo ambientalistico, e quelle del rappresentante delle Regioni, che sembra aver recepito solo il parere del Sindaco di Rimini e dell’Assessore al turismo dell’Emilia-Romagna, sempre di Rimini, il cui pensiero tende a privilegiare i grandi investimenti, anziché tutelare il mondo delle piccole imprese, che sono la vera linfa vitale della nostra economia’.
‘Il tempo non è ancora scaduto per il Governo, si può sempre rimediare, se davvero la maggioranza in Parlamento è d’accordo. Per i balneari invece – insiste la senatrice Granaiola – il tempo della pazienza è davvero ‘finito’, perché ci sarà anche chi in questi anni ha pagato canoni irrisori, ma ce ne sono anche tanti, anzi tantissimi, in tutta Italia, che pagano i giusti canoni. E sono quelli – aggiunge – che hanno investito migliaia e migliaia di Euro, che stanno pagando mutui salatissimi, che danno lavoro a tante persone e che svolgono una funzione importantissima di tutela delle coste, di sicurezza e soccorso in mare, e sul mare, che rendono il nostro sistema di balneazione attrezzata unico al mondo. Il commissario Bolkestein, intenda, o qualcuno del Governo, finalmente glielo faccia intendere !!!!’ , conclude Manuela Granaiola