“Tanto tuonò che piovve! La tanto temuta sentenza della Corte di Giustizia Europea è arrivata: la proroga automatica delle autorizzazioni non consente una procedura di selezione tra i potenziali candidati che dia garanzia di imparzialità e trasparenza. In soldoni la proroga al 2020 è annullata e le concessioni devono andare all’asta! Poco importa del caos burocratico che affogherà il nostro Paese, dei contenziosi che si apriranno, del blocco dell’economia del settore, dello sgomento in cui tante famiglie che hanno investito risorse ingentissime per qualificare il nostro sistema turistico balneare e anni e anni di lavoro”.Lo dicono le senatrici del Pd Manuela Granaiola e Angelica Saggese.
“Ci auguriamo soltanto per il bene di tutta l’economia italiana – proseguono le senatrici del Pd – che il Governo prenda immediatamente il provvedimento ‘tampone’ promesso, sia che si tratti di emendamenti al decreto enti locali, che di un decreto ‘ad hoc’, visto che la Corte nella sentenza sottolinea che spetta al giudice nazionale verificare, ai fini dell’applicazione della direttiva, se le concessioni italiane debbano essere oggetto di un numero limitato di autorizzazioni per via della scarsità delle risorse naturali e visto che non si possono lasciare 30 mila imprese in un vuoto normativo drammatico”.


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