‘Se non si interviene immediatamente per il diabete, attivando tutte le sinergie possibili, l’effetto sui pazienti e sui SSN saranno catastrofici. Dal modo in cui si riuscirà ad affrontare la malattia nelle sue complesse problematiche mediche, psicologiche e sociologiche, dipenderà in modo determinante la qualità della vita di chi si trova a combattere con questa patologia’. Lo ha detto questa mattina la senatrice Pd Manuela Granaiola che ha nome della Commissione Sanità ha partecipato al Convegno ‘Invecchiamento, cronicità e diabete, nuove sfide per il sistema sanitario ‘,promosso da Federanziani, EUPHA, IBDO, Diabete Italia, la Società Italiana di gerontologia e geriatria e l’Associazione di iniziativa parlamentare e legislativa per la prevenzione e la salute sul tema. Nel suo intervento la senatrice Pd ha voluto poi sottolineare la stretta relazione tra l’ invecchiamento della popolazione e la prevenzione del diabete anche attraverso gli stili di vita: ‘La struttura della popolazione dell’Unione europea – ha evidenziato la senatrice – sta cambiando e diventando progressivamente più vecchia, all’inizio del 2010, c’erano 87 milioni di persone di età 65 anni, più del 17% della popolazione totale. La “nuova generazione” di anziani è profondamente diversa dalle precedenti ed esprime culture, bisogni e potenzialità assolutamente nuovi; si tratta di persone che possono e vogliono essere soggetti ancora attivi nella società e nella vita privata. Persone che dopo l’età pensionabile si possono ancora aspettare 15, 20 anni di vita mediamente sana ed attiva e che si attendono dalla scienza e dalla ricerca la possibilità di continuare a vivere ancora meglio e più al ungo tendendo quindi anche a rimuovere l’idea stessa di invecchiare. Su questi – ha insistito – bisogna intervenire e investire, perché hanno i ricettori necessari per voler conservare il più a lungo possibile l’ autonomia psico-fisica, che passa da corretti stili di vita, una dieta appropriata, un esercizio fisico adeguato, prudente e graduale, da estese campagne di screening sulla popolazione over 65′. ‘Il nostro paese , probabilmente il più longevo del mondo, dovrà mettere in campo tutte le sinergie possibili, per trovare soluzioni adeguate e credo che il convegno di questa mattina sia un’ occasione molto preziosa per confrontare idee, competenze scientifiche e sociali e suscitare nuove sensibilità e impegno politico serio’, ha concluso la senatrice Granaiola.
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