“Un uomo solo, un “lupo solitario” franco tunisino, armato di una pistola e di un grande camion ha seminato morte, paura e dolore a Nizza durante i festeggiamenti del 14 luglio. L’assassino ha consapevolmente guidato contro persone e bambini per uccidere. Non sappiamo ancora se si tratti di un gesto programmato, parte di un disegno più vasto o folle emulazione; ma il bilancio del suo gesto è comunque drammatico e di stampo terroristico. E’ il frutto di un odio che si arma e che si diffonde per seminare altra paura, altre morti ed ancora altro odio. E’ evidente che questa tipologia di eventi – che mirano a colpire la normale vita di ogni cittadino – difficilmente saranno contrastabili attraverso una specie di militarizzazione delle nostre abitudini. Quello che ci vogliono far credere i terroristi è che ogni vacanza, ogni occasione d’incontro così come ogni via o anonimo mezzo di trasporto possono essere fonte di morte. Attraverso la paura ci vogliono “rinchiudere” ed isolare in infiniti formicai di fortini blindati. Ma non ci riusciranno! Non ci riusciranno in Francia come in nessun altro paese. E’ evidente che ormai la minaccia tende ad essere anche interna; una minaccia difficilmente controllabile attraverso le sole vie militari o di intelligence. La risposta che isola e soffoca le aspirazioni del terrore è la convinta, ferma, ragionevole e consapevole difesa di tutte le nostre conquiste civili: un compito che non può e non deve essere demandato a nessuno perché spetta ad ognuno di noi”. Lo scrive in una nota la senatrice del PD Manuela Granaiola.