“Rispondendo oggi in Commissione Finanze del Senato a una nostra interrogazione, il Governo non ha chiarito i contenuti della annunciata riforma del sistema di riscossione e della abolizione di Equitalia, annunciata a più riprese dallo stesso Presidente del Consiglio. Continuiamo quindi a non sapere quale sarà il nuovo modello di riscossione dei tributi in Italia e l’annuncio dell’abolizione di Equitalia non accompagnato da analisi e proposte rischia di alimentare un clima di tensione verso una istituzione chiamata a svolgere un ruolo sicuramente ingrato e malvisto, ma anche assolutamente indispensabile al funzionamento stesso dello Stato. Perché sì, è doloroso ma anche doveroso ricordarlo, se non ci fossero strumenti coattivi (per i lavoratori dipendenti e i pensionati, ad esempio, è il prelievo alla fonte senza possibilità di sfuggire alla tassazione) le imposte difficilmente verrebbero pagate. Sta a testimoniarlo una stima dell’evasione, nel nostro Paese, superiore a 120 miliardi di euro all’anno. In definitiva, è giusto esigere che la riscossione avvenga in un rapporto collaborativo con il contribuente e cercare a tal fine la forma organizzativa migliore, ma senza dimenticare che le regole su aggio, rateizzazioni, pignoramenti ecc. le approva il Parlamento e non Equitalia né l’Agenzia delle Entrate”. Lo scrivono in una nota i senatori della minoranza Pd, Maria Cecilia Guerra e Federico Fornaro, componenti della Commissione Finanze del Senato.