Governo avrà ruolo di primo piano nel contribuire a sciogliere nodi prossimo consiglio europeo
‘L’Europa deve trovare una visione condivisa della situazione economica corrente e dei modi per uscirne, questo è uno dei principali obiettivi che tutti gli Stati membri, insieme, devono perseguire’.
Così il senatore del Partito democratico Paolo Guerrieri intervenendo in aula in dichiarazione di voto sulle comunicazioni del premier Renzi sul Consiglio europeo.
Il senatore Guerrieri ha ricordato come ‘il contesto internazionale sia oggi caratterizzato da una ripresa che si va consolidando, mentre l ’economia dell’Eurozona haperso slancio, gli investimenti sono deboli, la fiducia è scesa. Si delinea per l’Europa uno scenario diristagno a medio lungo termine, col rischio di cadere in una trappola deflattiva’.
‘Di fronte a queste difficoltà – ha sottolineato l’esponente Pd – la strada obbligata in realtà non è certo uscire dall’euro, come irresponsabilmente chiedono oggi gli euroscettici, ma uscire dalle politiche profondamente sbagliate condotte finora. La priorità assoluta per l’Italia e altri paesi è favorire una crescita in Europa trainata dagli investimenti in una serie di aree strategiche. Ma s e l’Europa non mette risorse aggiuntive o non consente ai paesi di metterne delle proprie al di fuori del patto di stabilità, il progetto Juncker rimane inutilizzabile’.
‘Il problema più grosso resta la sfiducia reciproca che regna in Europa. Soprattutto continua a mancare una visione condivisa della situazione economica corrente e dei modi per uscirne. Molti nodi verranno al pettine del Consiglio europeo di questa settimana e il nostro Governo avrà un ruolo di primo piano nel contribuire a scioglierli’ ha concluso Guerrieri.
Così il senatore del Partito democratico Paolo Guerrieri intervenendo in aula in dichiarazione di voto sulle comunicazioni del premier Renzi sul Consiglio europeo.
Il senatore Guerrieri ha ricordato come ‘il contesto internazionale sia oggi caratterizzato da una ripresa che si va consolidando, mentre l ’economia dell’Eurozona haperso slancio, gli investimenti sono deboli, la fiducia è scesa. Si delinea per l’Europa uno scenario diristagno a medio lungo termine, col rischio di cadere in una trappola deflattiva’.
‘Di fronte a queste difficoltà – ha sottolineato l’esponente Pd – la strada obbligata in realtà non è certo uscire dall’euro, come irresponsabilmente chiedono oggi gli euroscettici, ma uscire dalle politiche profondamente sbagliate condotte finora. La priorità assoluta per l’Italia e altri paesi è favorire una crescita in Europa trainata dagli investimenti in una serie di aree strategiche. Ma s e l’Europa non mette risorse aggiuntive o non consente ai paesi di metterne delle proprie al di fuori del patto di stabilità, il progetto Juncker rimane inutilizzabile’.
‘Il problema più grosso resta la sfiducia reciproca che regna in Europa. Soprattutto continua a mancare una visione condivisa della situazione economica corrente e dei modi per uscirne. Molti nodi verranno al pettine del Consiglio europeo di questa settimana e il nostro Governo avrà un ruolo di primo piano nel contribuire a scioglierli’ ha concluso Guerrieri.