Prima firmataria Laura Puppato, ‘fare presto’
Prima firmataria Laura Puppato, ‘fare presto’ ‘Aggiornare subito le linee Guida sulla Procreazione medicalmente assistita per consentire in sicurezza e trasparenza l’eterologa anche nel nostro Paese’. E’ quanto chiedono al governo con una mozione bipartisan i senatori del Pd Laura Puppato, Donella Mattesini, Emilia De Biasi, Pina Maturani, Valeria Fedeli, Donatella Albano, Josefa Idem, Sergio Lo Giudice, Stefano Esposito, Maria Teresa Bertuzzi, Lucrezia Ricchiuti, Claudio Micheloni, Elena Ferrara, Rosa Maria Di Giorgi, Patrizia Manassero, Salvatore Tomaselli, Monica Cirinna’, Paolo Romani (Fi), Paola De Pin (Italia lavori i n corso), Marino Mastrangeli (Misto). ‘Con sentenza del 9 aprile 2014, n. 162, la Corte Costituzionale – spiegano i senatori nella mozione – ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge 40/2004, nella parte in cui stabilisce il divieto del ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo, qualora sia stata diagnosticata una patologia che sia causa di sterilità o infertilità assolute ed irreversibili. La Consulta ha anche evidenziato come la pronuncia di illegittimità non determina un ‘vuoto normativo’, poiché la legge 40 contiene specifiche norme che regolamentano i profili più rilevanti conseguenti al ricorso alla fecondazione eterologa, già disposti in previsione dei casi di ricorso alle pratiche all’estero da parte di cittadini italiani. Secondo i dati della Società europea di riproduzione assistita (ESHRE) riferiti al 2010, le coppie italiane hanno rappresentato il 31% di tutte quelle costrette a viaggi all’estero per poter effettuare la PMA eterologa. Il costo di questi viaggi varia dai 2.500 euro in Ucraina fino agli 8.000 euro della Spagna, dove il 63% delle coppie che ricorre alla fecondazione è italiano. E’ dunque urgente che il governo aggiorni le linee guida già previste dalla legge 40, inserendo la Procreazione Medicalmente Assistita, previo accordo con le Regioni, nei Livelli essenziali di assistenza (LEA), istituendo un archivio/data base nazionale che consenta la tracciabilità dei donatori e dei riceventi garantendo così l’efficiente funzionamento di un sistema che assicuri la piena gratuità della donazione’. ‘Va anche esclusa ogni forma di commercializzazione’, afferma la senatrice Puppato, che chiede con i numerosi colleghi di ‘precisare i protocolli medico-sanitari che garantiscano la dovuta sicurezza per la salute dei pazienti nell’effettuare le donazioni, in particolare garantendo il rispetto dei requisiti medico-sanitari del donatore di cellule riproduttive’.

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