“Il provvedimento colma un vuoto normativo, in quanto nel nostro ordinamento sono assenti, allo stato attuale, disposizioni specifiche in materia di donazione del corpo post mortem e di utilizzo dei cadaveri a fini di studio, di ricerca scientifica e di formazione. L’obiettivo che si intende raggiungere è quello di dare ai cittadini la possibilità di donare il proprio corpo affinché possa essere utilizzato per fini di alto valore etico e umano, dando così la possibilità di studiare tutte quelle malattie di cui non si conosce la natura e su cui è difficile la ricerca scientifica. Il tema oggetto del provvedimento, non è nuovo all’attenzione del Parlamento. Già nelle passate legislature il dibattito nelle commissioni competenti è stato animato, giungendo anche a fasi molto avanzate, ma non ad una approvazione definitiva”. Così la senatrice Paola Boldrini, capogruppo Pd in Commissione Sanità, intervenuta in dichiarazione di voto a Palazzo Madama.
“Il disegno di legge – ha sottolineato la parlamentare democratica – nasce dalla necessità di regolamentare una pratica indispensabile per tutta la medicina e principalmente per l’esercizio della chirurga, che attualmente si scontra con una normativa vigente non del tutto chiara né esaustiva. Ciò che attualmente in Italia rende impraticabile questa opportunità è il limitatissimo numero di donazioni, che blocca di fatto la realizzazione e la programmazione di studi e ricerche su organi da cadavere. La donazione del cadavere intero invece non richiede particolari procedure: è sufficiente che sia espressa la volontà del donatore in sede testamentaria e che non sussistano interessi giudiziari sul corpo. La ricerca scientifica, infatti, riceverebbe grande aiuto da quanto previsto dal provvedimento in esame, in particolare per quel che riguarda lo studio di tutte quelle malattie su cui è più impegnata, e per la pratica delle nuove tecniche chirurgiche, microscopiche e mininvasive”.
“Una nota dolente è però da sottolineare in questa legge, che pur avendo l’unanimità di intenti delle forze politiche, quella che non avrà nessuna dotazione finanziaria, e questo potrebbe portare ad avere una bella legge scritta ma non applicata a causa di mancanza di finanziamenti. Mi auguro che la Camera approvi questo testo con urgenza e con la stessa condivisione e che il governo si impegni ad individuare fondi dedicati fondamentalmente alla formazione e alla ricerca scientifica”, conclude Boldrini.


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