“Il partito Democratico vota convintamente questo decreto, che fa parte del pacchetto delle norme con cui stiamo seguendo l’evoluzione di una pandemia che sta colpendo tutto il pianeta. Questa seconda ondata sta mettendo sotto pressione il nostro sistema sanitario, nonostante il raddoppio dei posti in terapia intensiva e l’assunzione di 36 mila operatori sanitari in più. Il governo sta affrontando questa seconda ondata con una scelta di fondo: combattere la diffusione del virus, cercando di evitare il lockdown nazionale. Questo difficile tentativo è possibile, diciamocelo chiaramente, attraverso l’esercizio della responsabilità diffuso e costante a tutti i livelli, istituzionali e non. L’esercizio della responsabilità non è una categoria della nobiltà d’animo. La strada da percorrere passa dalla valutazione dei dati”. Lo ha detto il senatore del Pd Stefano Collina, parlando in dichiarazione di voto. “Chiudere una piazza o un lungomare si può fare con un lockdown nazionale – ha proseguito Collina – ma se vogliamo evitarlo i sindaci valutino e facciano una scelta, così come i governatori regionali per quanto riguarda le proprie competenze. Si può fare, con il sostegno del governo e del Parlamento che stanno varando i ristori necessari. E’ evidente che questo tentativo può vedere gradatamente tutte le regioni rientrare nella zona rossa, ma anche esiti positivi che evitino il lockdown generalizzato. I cittadini sono diversi di fronte alla pandemia e questa diversità rappresenta un moltiplicatore di precarietà, che sta al governo e al Parlamento ridurre. Lo Stato ha il compito di tutelare la salute individuale e collettiva, ma ciascuno ha il dovere di solidarietà di prevenire la diffusione delle malattie. Il punto di equilibrio sta nel vaccino, anche come dovere di vaccinarsi. I vaccini contro il Covid dovranno essere gratuiti e la loro somministrazione dovrà avvenire con un piano preciso”.


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