‘Penso che ci siano degli elementi che vanno corretti, perché l’aspetto di queste mozioni rischia di penalizzare ancora una volta la sperimentazione in Italia’. E’ quanto dice all’Adnkronos Salute Emilia Grazia De Biasi, presidente della
commissione Sanità del Senato, in merito alle mozioni che oggi pomeriggio saranno votate al Senato sulla promozione della cultura contro i maltrattamenti degli animali, con ricadute nel campo della ricerca scientifica.
‘Noi siamo in una situazione molto complessa – spiega – perché abbiamo la moratoria fino al 2017; ci sono i bandi europei di ricerca e l’Italia non è considerata affidabile, perché non si sa che normativa adotterà nel 2017. Quindi il rischio è che si torni indietro. Fra l’altro’ nelle mozioni ‘si chiedono delle cose che sono già state date, per esempio la possibilità di investire sulla sperimentazione senza uso di animale: è già stato investito un milione di euro, i soldi sono stati dati, casomai ora si tratta di sapere quali sono i risultati. Il richiamo dei ricercatori oggi è al Parlamento perché mantenga la possibilità di guardare al domani, anche perché questa è la ricerca che poi consente di individuare farmaci che guariscono le malattie’.
‘Una persona che ha una malattia rara – ricorda – guarda con speranza alla ricerca, ma questa richiede inevitabilmente, allo stato attuale, l’utilizzo di animali, prevalentemente topi perché gli altri sono vietati. In futuro si potranno trovare metodi alternativi, ma oggi non possiamo bloccare la ricerca, che ha dato progresso all’umanità. Sono temi su cui bisogna ragionare, non bastano le mozioni. Meno proclami ideologici – chiede in conclusione la senatrice Pd – ma la
consapevolezza che al centro del lavoro del Servizio sanitario nazionale ci sono le persone, che hanno un diritto alla salute che non può essere negato’.

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