Pubblicato il in Affari Sociali, Igiene e Sanità, Comunicati Stampa
.La senatrice Nerina Dirindin, capogruppo PD in commissione Sanità del Senato ha incontrato alcuni componenti del Comitato 16 novembre Onlus che rappresenta i malati di Sla, da stamani in protesta al Senato per ottenere garanzia del diritto all’assistenza all’interno della Legge di stabilità. La senatrice ha voluto rassicurare la delegazione sulla ferma determinazione del gruppo dei senatori Pd della commissione Sanità del Senato a continuare la battaglia finora condotta perché sia garantito il diritto all’assistenza di tutte le persone con gravi non autosufficienze compresi i malati di Sla e più in generale l’impegno per ottenere l’incremento del Fondo per la non autosufficienza e la quota di risorse sanitarie destinate all’assistenza domiciliare. A questo proposito la senatrice ha affermato: ‘Abbiamo voluto far passare, anche in questa legge di stabilità, il principio che ci sono aree di intervento in cui riqualificando la spesa si possono recuperare risorse da destinare sia all’assistenza sanitaria, sia ai servizi sociali per la non autosufficienza’. ‘E’ chiaro – ha sottolineato la capogruppo PD – che in un momento di grave difficoltà della finanza pubblica per destinare più risorse alla non autosufficienza, obiettivo sacrosanto, non si può non chiedere ad altre aree di fare qualche sacrificio recuperando tutte quelle risorse che possono essere recuperate senza pregiudicare i servizi ai cittadini. Le gare per alcune tipologie di farmaci, ad esempio, potrebbero rappresentare questo tipo di intervento’. ‘So bene cosa vuol dire garantire la sicurezza e la qualità dell’assistenza ai malati di Sla, parla per questo la mia esperienza come assessore alla sanità della Regione Sardegna. E proprio quanto fatto in quella Regione per la non auto sufficienza potrebbe essere un buon esempio per molte delle Regioni italiane. Ci sono delle priorità negli indirizzi di spesa che vanno mantenute, e l’assistenza ai malati di Sla è una delle nostre priorità’, ha concluso la senatrice Nerina Dirindin.