“In questo lungo anno e mezzo molte persone hanno dovuto fare i conti con le ripercussioni della pandemia sul sistema sanitario, con interventi e esami rinviati.
Si tratta di una sorta di epidemia nell’epidemia che ha coinvolto migliaia di pazienti che hanno contratto neoplasie, malattie oncologiche.
In Italia, durante questo ultimo anno e mezzo, sono stati fatti il 22 per cento in meno di interventi per il cancro al seno, il 24 per cento in meno per quello alla prostata e il 32 per cento in meno per quello al colon.
L’epidemia da Covid ha messo a rischio il lavoro di prevenzione e controllo dei tumori che è lo strumento primo che abbiamo a disposizione per combatterli.
Un primo obiettivo, dunque, è mettere in campo una strategia per ripristinare in tempi rapidi quantomeno il livello di assistenza per i malati oncologici, garantito prima della pandemia.
Nei prossimi mesi dovremo compiere il massimo sforzo per ridare speranza ai vulnerabili.
Serve un nuovo Piano nazionale, il potenziamento delle reti territoriali, la promozione degli screening, il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, la modernizzazione della dotazione strumentale e tecnologica per gli screening diagnostici, per le attività chirurgiche e per la radioterapia, il potenziamento della sanità digitale, gli investimenti in ricerca, e il sostegno psicologico ai malati oncologici come previsto dai LEA.
E occorre investire sull’assistenza territoriale”. Così la senatrice del Pd Vanna iori, capogruppo dem in commissione Sanità a Palazzo Madama.


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