“Il decreto sui vaccini è un segno di civiltà a tutela della salute individuale e nel rispetto di quella collettiva. Un provvedimento che si è reso necessario a fronte della preoccupazione che ad un evidente riscontro statistico sulla diminuzione delle vaccinazioni potesse corrispondere, come già sta avvenendo per il morbillo, la ripresa di malattie che nel secolo scorso hanno prodotto gravi epidemie”. Lo afferma il senatore del Pd Silvio Lai.
“L’introduzione della copertura vaccinale in età scolastica – spiega – assume anche un valore di giustizia sociale e di contrasto alle disuguaglianze. Il Senato, facendo leva sulle indicazioni della scienza e della ricerca, ha saputo valorizzare, senza pregiudizi per la diversità di opinioni, il testo governativo introducendo alcune modifiche qualificanti che ne faciliteranno la concreta applicazione e consentiranno di dare le giuste informazioni sui rischi effetti-benefici che, in assenza di conoscenze di merito, possono aver provocato confusione e preoccupazione. L’obbligo vaccinale introdotto non può assumere valore coercitivo poiché non si può che partire dall’assunto che la libertà individuale termina quando può ledere la salute degli altri. A fronte di più di tremila e trecento casi di morbillo nel 2017, l’OMS ha stimato che ogni minuto vengono salvate cinque vite, pari a 7.200 vite al giorno, grazie proprio alla somministrazione dei vaccini. Sarà anche doveroso, e la legge lo favorisce, rimettere al centro di una grande campagna pubblica di sensibilizzazione le famiglie e le istituzioni locali per dare certezze e sicurezza a chi, per paura, disinformazione, strumentalizzazione, ha fino ad ora fatto scelte diverse. Avere infine introdotto la possibilità di fare un tagliando applicativo ogni tre anni per alcuni obblighi vaccinali sulla base dei dati epidemiologici – conclude Lai – è attestazione di rigore e di responsabilità legislativa, nell’interesse generale della collettività”.


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