Era una normativa illiberale, irrazionale e antiscientifica», sintetizza Luigi Manconi, senatore del Pd, da sempre alfiere del movimento per la depenalizzazione delle droghe leggere.
Si aspettava che la Corte Costituzionale intervenisse sulla legge Fini-Gióvanardi per un problema di forma?
«Che la legge fosse incostituzionale era palmare, tanto era vistosa la disomogeneità della normativa rispetto al decreto nel quale era stata inserita. Quindi era inevitabile che la Consulta la dichiarasse incostituzionale».
Lei la definisce una normativa antiscientifica, perché?
«Da decenni è acquisita e condivisa da medici e farmacologi la distinzione tra sostanze in base al loro principio attivo, e anche in base all`uso e al contesto nei quali vengono consumate»
Perché illiberale?
 «Perché quella era un`operazione ideologica che aveva l`intento di criminalizzare comportamenti sociali diffusi…»
Ecco, secondo lei quanto è diffuso l`uso della canabis?
«In realtà meno di quanto si creda, riguarda circa il 20-25% della popolazione. E questo dimostra anche l`irrazionalità di quella legge, perché uno Stato che colpevolizza e sanziona penalmente lo stile di vita e i comportamenti di un quarto dei suoi cittadini fa un`operazione irrazionale, cioè priva di senso».
La decisione avrà un effetto sulla popolazione carceraria?
«Nelle carceri italiane ci sono circa 10 mila persone detenute per reati connessi alla droga; con il tetto massimo di carcerazione che si riduce da 20 a 6 anni, un numero rilevante di persone oggi non sarebbe in carcere, diciamo alcune migliaia».
La Comunità di San Patrignano ha diffuso una nota per dire che ora sarà più difficile il ricorso a misure alternative al carcere e quindi il ‘recupero’ dei tossicodipendenti. Ha un fondamento questo punto di vista?
«L`uso dei derivati della canapa indiana non è meno nocivo del consumo di altre sostanze perfettamente legali… L`abuso è un`altra cosa: ma anche l`abuso di canapa indiana è meno nocivo dell`abuso di alcol e tabacco. Per dissuadere dall`abuso credo che sia giusto legalizzare, cioè regolamentare la circolazione della canapa indiana. Per questo ho presentato due disegni di legge: uno per depenalizzare la coltivazione, l`uso e la cessione di piccoli quantitativi, e l`altro per la regolamentazione dell`uso terapeutico della cannabis».

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