‘Una giovanissima donna in fin di vita per un tentativo di aborto provocato da un farmaco acquistato su internet. Un grave episodio che non si può semplicemente archiviare come fatto di cronaca ma che invece dobbiamo considerare emblematico delle tante carenze legate alla prevenzione di gravidanze indesiderate e all’acquisto incontrollato di farmaci online’. Lo afferma la senatrice Donella Mattesini, capogruppo Pd in commissione bicamerale Infanzia e membro della commissione Sanità.
‘L’educazione a una sessualità libera e consapevole – sottolinea Mattesini – è un tema importante e giustamente al centro della vita di molte ragazze e molti ragazzi, un argomento che purtroppo stiamo sempre più affidando alle informazioni incomplete e casuali dei media o al passa parola tra amici. Va invece riattivata e rafforzata la rete di servizi, quali i consultori familiari che in sinergia con la famiglia e la scuola possono farsi veicolo di informazioni accurate e soprattutto possono essere a fianco dei ragazzi in momenti molto delicati della loro vita sessuale. Così come sul fronte dell’acquisto dei farmaci online, fenomeno in crescita nel nostro Paese soprattutto tra i giovani, va incrementata l’informazione sul pericolo dell’acquisto non supportato da informazioni scientifiche, e disciplinato un settore che potrebbe rivelarsi pericoloso per chi vi si rivolge come dimostra il grave episodio di Genova’.
‘L’educazione a una sessualità libera e consapevole – sottolinea Mattesini – è un tema importante e giustamente al centro della vita di molte ragazze e molti ragazzi, un argomento che purtroppo stiamo sempre più affidando alle informazioni incomplete e casuali dei media o al passa parola tra amici. Va invece riattivata e rafforzata la rete di servizi, quali i consultori familiari che in sinergia con la famiglia e la scuola possono farsi veicolo di informazioni accurate e soprattutto possono essere a fianco dei ragazzi in momenti molto delicati della loro vita sessuale. Così come sul fronte dell’acquisto dei farmaci online, fenomeno in crescita nel nostro Paese soprattutto tra i giovani, va incrementata l’informazione sul pericolo dell’acquisto non supportato da informazioni scientifiche, e disciplinato un settore che potrebbe rivelarsi pericoloso per chi vi si rivolge come dimostra il grave episodio di Genova’.