Senatrice Mattesini, come definirebbe la pratica della maternità surrogata?
La maternità surrogata a scopo di lucro è una pratica assolutamente incivile e indecorosa. Tratta il corpo della donna come un contenitore e tratta quel figlio come un oggetto di commercio. In Italia essa è vietata, ben venga allora la capacità di rimettere questo tema al centro, inserendolo però in quello più complessivo della genitorialità, dei diritti delle donne e dei bambini. Temi di cui non si parla mai, in un Paese come il nostro che è ai livelli più bassi di natalità. Un tema, questo, che sembra scomparso dall`agenda politica.
In realtà era stato posto, ma si è presa di mira la campagna comunicativa per non affrontarlo.
Ma non basta lavarci la coscienza con un divieto alla maternità surrogata, ora bisogna pronunciare anche dei sì. Togliere quel “brodo di coltura” in cui la maternità surrogata nasce, ad esempio rendendo più percorribile la strada delle adozioni, o sviluppando la ricerca, l`informazione e la prevenzione sui problema dell`infertilità.
Ma crede davvero che possa esistere una maternità surrogata gratuita, altruistica?
Non so dire con certezza, so solo che intorno a questa pratica gira una complessità di situazioni e di problemi che vanno esaminati tutti. Non basta un divieto, tanto per liberarsi la coscienza, lasciando tutto così com`è, turismo procreativo compreso.
Considera un valore che il fronte contro la maternità surrogata sia così composito?
Assolutamente sì. Per questo, se vogliamo discuterne davvero, dobbiamo evitare scorciatoie, dobbiamo tenere tutto dentro un dibattito schietto.
Nel Pd, però, le adozioni vengono da taluni viste come il secondo round delle unioni civili.
Quello delle adozioni è un tema vero, sul quale bisogna ripartire da ciò che ci unisce, non da ciò che ci divide. Il tema è garantire ai bambini il diritto di avere una famiglia e nel contempo offrire un`opportunità alle coppie di accogliere questi bambini. Direi di stare al tema, altrimenti ci perderemo in inutili discussioni senza arrivare a risultati concreti.


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