‘Il lavoro scrupoloso e attento di questi giorni ci ha permesso di approvare un provvedimento che consente di non mortificare, di non deludere le speranze e le aspettative di quanti si trovano nella condizione di vivere o di assistere persone care affette da malattie che oggi non hanno un’efficace terapia idonea e ancora meno una prospettiva di guarigione e nel contempo di sottrarre ad eventuali soggetti senza scrupoli o senza i necessari protocolli scientifici richiesti il manipolare ed il lucrare a fini economici sulla disperazione e sulla malattia’. Così la senatrice del PD Venera Padua commenta l’approvazione da parte del Senato del decreto Decreto Balduzzi concernente la proroga della chiusura degli ospedali psichiatrici, slittata al 1 Aprile 2014, e l’utilizzo del metodo Stamina sulle patologie gravi. ‘La tutela della salute,- ha sottolineato la senatrice – proprio perché in casi gravi afferisce alla stessa sopravvivenza, non può prescindere dalla comprovata scientificità delle terapie adottate e, nel caso in questione, dalla conoscenza puntuale dei componenti dei farmaci a base di cellule staminali mesenchimali somministrati a pazienti affetti da patologie neurodegenerative. L’aver sottratto giustamente la normazione della materia alla decretazione d’urgenza rende ancora più necessario che a legiferare in materia sia il Parlamento, con la possibilità dei necessari approfondimenti e confronti con la comunità scientifica’. ‘La ricerca scientifica – ha continuato – in particolare quella medica, procede a volte, anzi quasi sempre, per strade non lineari, non tracciate e spesso non convenzionali. In questa sperimentazione, però, è necessario costantemente non perdere di vista l’oggetto della ricerca: l’uomo, nella sua interezza e nella sua integrità, che significa la necessità di non sottoporlo a sperimentazioni che potrebbero risultare più gravi e più pericolose della malattia che presumono di curare, in assenza di specifiche evidenze e cognizioni sui componenti utilizzati nei trattamenti’, ha concluso la senatrice Padua.

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