Il riparto dei fondi per il Parco
tecnologico in sanità necessitava di un piano strategico e
programmatorio con l’indicazione chiara di necessità e priorità,
per migliorare la qualità dei servizi erogati ai cittadini,
l’efficienza e l’efficacia della spesa, l’economicità delle
aziende sanitarie”. Lo dichiara il consigliere regionale del Pd
in Basilicata, Marcello Pittella, in riferimento alla
suddivisione degli investimenti per l’ammodernamento tecnologico,
annunciato dall’assessore regionale alla Sanità, Rocco Leone.
“Individuare il criterio demografico per la ripartizione delle
risorse (più di 100 milioni di euro) significa – continua
Pittella – che il governo regionale ha rinunciato, ancora una
volta, al suo compito di programmazione e di indirizzo, con una
grave irresponsabilità nell’esercizio della sua funzione. Mentre,
al contrario, il riparto per le tecnologie avrebbe dovuto tener
conto di altri elementi, quali l’obsolescenza dei macchinari
esistenti, l’idoneità degli spazi dove allocarne di nuovi, la
possibilità di metterli in rete, un eventuale potenziamento sulla
base delle liste di attesa, il numero dei medici e così via. Ma
pare che tutto questo non sia basilare, importante né oggettivo”.
Per Pittella “sbandierare la suddivisione in base alla
percentuale di popolazione come un risultato é un metodo
populistico e propagandistico di amministrare la cosa pubblica
che, oltre a non portare benefici, cavalca quel becero sentimento
campanilistico e di divisione territoriale, che non andrebbe
incentivato dall’istituzione”. Secondo il consigliere dem “questa
é l’ennesima dimostrazione del qualunquismo e
dell’approssimazione con i quali si sta governando la Basilicata.
Bene farebbe il governo regionale a mettere mano seriamente al
piano sanitario di cui tanto parla e ad aprirsi alla condivisione
in tempi brevi”.


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