“L’approvazione di queste mozioni sulla sindrome di Down è la prova di quanto sia importante mantenere alta l’attenzione su questa anomalia cromosomica la cui incidenza si mantiene costante nelle diverse popolazioni nel tempo e nello spazio”. Lo afferma la senatrice del Pd Annalisa Silvestro, della commissione Sanità, nella dichiarazione voto sulla mozione.
“A questo proposito – sottolinea Silvestro – è necessario rendere operativa in ogni sua parte la legge del marzo 2009, che recepisce la Convezione delle Nazioni Unite sulle persone con disabilità, e che prevede in particolare l’istituzione presso il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità”.
“Ad oggi – continua Silvestro – tutte le possibili ipotesi eziologiche della sindrome non hanno trovato evidenza scientifica nei numerosi studi e nelle ricerche condotte anche se alcune hanno evidenziato che l’incidenza cresce con l’aumentare dell’età materna. Per questo i fondi assegnati per la ricerca sulla trisomia 21 vengono destinati maggiormente alla diagnosi prenatale, mentre scarseggiano risorse per la ricerca, la riabilitazione e l’individuazione di strumenti atti a indurre ridurre il deficit intellettivo e i disturbi dell’apprendimento. È dunque importante e necessario garantire un’ampia ed adeguata informazione su tutte le misure di sostegno e le condizioni di inclusione scolastica, sociale e professionale attualmente disponibili per le persone con la sindrome di Down e per i genitori di bambini affetti da tale sindrome. A tal proposito diventa rilevante ottimizzare quanto previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sui livelli essenziali di assistenza e prevedere ulteriori programmi per aumentare l’inclusione sociale e lavorativa per migliorare le condizioni di vita delle persone con la sindrome di Down, tenendo conto delle loro aumentate prospettive di vita”.
“In queste azioni – conclude Silvestro – il Partito Democratico si farà parte attiva sia per quanto attiene le politiche nazionali che quelle regionali e comunali nella profonda convinzione che nessuno debba essere lasciato indietro, ma debba essere accompagnato, sostenuto e supportato dall’intera collettività nazionale”.


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