‘Siamo molto soddisfatti che il governo abbia accolto tutti e tre gli impegni contenuti nella mozione del gruppo Pd, appena approvata dal Senato, finalizzata a sostenere la ripresa della produzione dell’Alcoa di Portovesme e altre iniziative imprenditoriali in una Sardegna troppo colpita dalla crisi’. Lo dice il senatore del Pd Ignazio Angioni, che oggi ha illustrato nell’Aula del Senato il testo di una mozione del gruppo Pd sugli impianti sardi dell’Alcoa. ‘In un solo anno in Sardegna si sono persi 43 mila posti di lavoro – ha detto Angioni in Aula – Tanto che oggi sono 120 mila i disoccupati nella regione, a fronte di 1 milione e 600 mila abitanti. La situazione è ancora più allarmante nel Sulcis-Iglesiente, che ha subìto la destrutturazione del sistema industriale. La mozione che abbiamo presentato oggi in Senato ha questa cornice: l’azienda Alcoa di Portovesme e la mobilitazione dei suoi lavoratori e delle loro famiglie è un simbolo per un intero territorio e per un’intera regione. Da quando, il 30 novembre 2012, la multinazionale americana leader nella produzione di alluminio ha cessato la produzione, manifestando l’intenzione di voler cedere gli impianti ad un nuovo acquirente, oltre mille persone tra lavoratori diretti e delle aziende appaltanti, quasi tutti oggi sottoposti ad ammortizzatori sociali, vivono l’incubo della chiusura definitiva. A questi si aggiunge la perdita del lavoro di almeno altrettanti lavoratori subordinati o autonomi dell’indotto. Con questa mozione chiediamo innanzitutto al governo, col concorso della giunta regionale della Sardegna, di svolgere un’azione per scongiurare il fermo degli impianti ancora attivi di Alcoa, previsto per il 30 giugno 2014, e contemporaneamente di essere parte attiva nella ricerca di un nuovo soggetto nazionale o straniero che possa acquistare l’azienda. Siamo consapevoli che l’Esecutivo sta lavorando alla loro riforma, ma non si può non considerare che gli ammortizzatori sociali rappresentano in questo momento l’unico sostegno di molte famiglie e una speranza di futuro per un’intera comunità. Ecco perché con la mozione chiediamo l’impegno del governo a fare ogni sforzo per reperire le risorse per gli ammortizzatori sociali per i lavoratori dell’Alcoa e delle aziende dell’indotto e anche a coprire la Cassa integrazione in deroga e la mobilità per il 2014 per le migliaia di lavoratori in attesa di rientro in produzione di tutta la Sardegna. Voglio sottolineare – prosegue Angioni – che con questa mozione non intendiamo sposare un sistema di crescita fondato esclusivamente sull’industria tradizionale, né tanto meno privilegiare i destini di un’azienda a danno di altre. Anzi, è vero che la Sardegna ha bisogno di riqualificare ed ammodernare il suo sistema produttivo ed industriale, in particolare. Oggi anche il terziario, i servizi, l’artigianato, il commercio l’edilizia, registrano problemi enormi di fatturato e di occupazione, ma questa mozione vuole affermare che non ci può essere pieno sviluppo, anche in Sardegna, senza industria, e che questa non va contrapposta alla tutela dell’ambiente e alla vocazione turistico-culturale della nostra regione’.

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