“Sono state numerose, nella scorsa legislatura, le audizioni dei Commissari Ilva nelle Commissioni pertinenti di Camera e Senato. Consentendo di seguire con puntualità e sotto tutti i profili le vicende della più grande acciaieria d’Europa, per una conoscenza che si è rivelata preziosa in sede di discussione parlamentare.
Per questo stento a comprendere le ragioni per cui in Commissione Industria, Commercio, Turismo non sia stata ancora fissata la data per l’audizione dei Commissari Gnudi, Carrubba, Laghi, da me richiesta con urgenza il 27 giugno scorso dopo che gli stessi si erano avvalsi di un diritto contrattuale estendendo il periodo di commissariamento fino a settembre prossimo.
Dal momento che non si rileva alcun intasamento né nei lavori d’Aula né in Commissione, non vorrei dover pensare che nella mancata convocazione da parte del Presidente Girotto risiedano motivi di natura più politica che tecnica, tali da impedire al Parlamento una conoscenza puntuale dello stato dell’arte.
Nei scorsi giorni avevamo rilevato che sollecitare, come di fatto è stato, ai Commissari la proroga dell’AS rispetto all’ingresso di Mittal significava, rispetto a quanto in precedenza dichiarato dagli stessi circa l’autonomia economica dell’azienda, garantire solo ed esclusivamente gli stipendi, consumando risorse preziose per manutenzioni, sicurezza sul lavoro, ambientalizzazione, creditori, imprese dell’indotto. Tutt’altro, dunque, che una proroga a costo zero.
Perché ci viene impedito di discuterne con i Commissari?”.
Così la Senatrice Teresa Bellanova, capogruppo Pd nella X Commissione del Senato.


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