“Non è possibile tergiversare in questo modo. Dicendo di voler presentare la proposta integrativa AM InvestCo non sul tavolo di trattativa, ma a un parterre alquanto vago e poi ai sindacati. Di Maio confonde ancor di più il bandolo della matassa con un danno enorme per i lavoratori, l’ambiente, la sicurezza, la salute. Dica con chiarezza cosa intende fare. Altrimenti è solo un Festival dell’improvvisazione. Come si evince peraltro anche dal giudizio del Tar che ha respinto il ricorso della Regione Puglia non rilevando, scrivono i giudici, a fondatezza della domanda”. Lo dice la senatrice Teresa Bellanova, capogruppo del Pd nella Commissione Attività produttive, che pochi minuti fa ha depositato l’interrogazione ai ministri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente perché “forniscano con sufficiente chiarezza una circostanziata relazione circa le intenzioni del Governo sul futuro e sul rilancio di Ilva e in merito alla proposta di Accordo presentata dal Governo alle parti”, chiarendo “se il Governo intende fare suo lo Schema di Accordo proposto alle parti e pubblicato sul sito del Mise il 10 maggio scorso, ivi compresi gli impegni straordinari finalizzati all’incentivazione degli esodi volontari, l’impegno finalizzato alla costituzione della Società per Taranto, lo schema di Protocollo con il Comune di Taranto dove vengono indicate le accelerazioni nella esecuzione delle prescrizioni di cui al DPCM 29 settembre 2017”.
Partendo dall’annuncio del Ministro Di Maio sull’avvio di un procedimento amministrativo finalizzato all’eventuale annullamento in autotutela del Decreto di aggiudicazione della gara Ilva del 5 giugno 2017 e in riferimento a quanto dichiarato circa l’addendum presentato al Governo nel pomeriggio odierno e tuttora riservato su richiesta dell’aggiudicatario, la Senatrice riprende i contenuti dell’Accordo proposto dallo scorso Governo al Tavolo di Trattativa.
“Quel testo”, sottolinea “esplicitava con nettezza tutti gli impegni delle parti sul versante occupazionale come su quello ambientale; definiva le condizioni di incentivazione degli esodi volontari cui sarebbero stati destinati con un intervento straordinario del Governo 200milioni di euro; dettagliava l’impegno di AM InvestCo a trasferire lavoro ad una nuova Società di Servizi, denominata Società per Taranto, costituita da Ilva e da da Invitalia per non meno di 1.500 addetti a tempo pieno; indicava i punti del Protocollo da sottoscrivere con il Comune di Taranto inclusa la tempistica anticipata delle opere di ambientalizzazione e la mission del Centro Ricerca&Sviluppo all’Ilva di Taranto, come quelli dell’Intesa con le istituzioni liguri per attuare l’Accordo per Cornigliano; puntualizzava il Programma integrativo della procedura di amministrazione straordinaria Ilva”.
“Un ottimo punto di partenza per la ripresa della trattativa”, conclude la Senatrice Bellanova, “che naturalmente le parti avrebbero potuto arricchire ulteriormente. Il punto è che devono essere convocate e discutere su un tavolo ufficiale.
Tutto sta accadendo tranne questo: uno spettacolo indegno”.


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